Nike vince la causa contro il rapper Lil Nas X e Mschf che ha prodotto le “scarpe sataniche” usando il logo del brand senza autorizzazione
Nike ha incassato la vittoria in tribunale contro Mschf, il collettivo di artisti newyorkese, che ha prodotto le “scarpe sataniche” in collaborazione con il rapper Lil Nas X, utilizzando senza approvazione il logo del brand. Le scarpe in questione hanno procurato alla Nike accuse di istigazione al satanismo.
Si trattava un paio di sneakers della Nike modificate, aggiungendo alle suole la goccia di sangue umano mischiato a inchiostro rosso. Le scarpe sono state prodotte in un numero limitato, 666 in totale, non un numero a caso, ma nel numero che secondo quanto si dice, sarebbe legato alle pratiche sataniche.
Le scarpe non sarebbero state, dunque, prodotte per la larga distribuzione, ma il numero limitato e il prezzo esorbitante, poco più di mille dollari al paio, le hanno rese oggetti di culto soprattutto per i collezionisti, che sarebbero stati gli unici destinatari della vendita.
La Nike ha scelto di fare causa al collettivo e al rapper perché sulle scarpe compariva il graffio, ovvero il simbolo del brand e questo non sarebbe stato autorizzato. Per spiegare la propria scelta Mschf ha dichiarato che le scarpe non sono delle vere scarpe, ma piuttosto delle opere d’arte e tali vanno considerate. Nike, oltre a porre l’accento sulla mancata autorizzazione dell’uso del marchio, ha aggiunto che tale scelta “potrebbe creare confusione e una associazione errata tra i prodotti di Mschf e Nike”.
Il “lancio” delle scarpe è avvenuto in concomitanza con l’uscita su YouTube del nuovo brano del rapper Lil Nas X, Call Me By Your Name, in cui Lil Nas X cita versi biblici e si vede scivolare all’Inferno e lottare con il diavolo. Ovviamente, sono ben visibili le scarpe incriminate, la cui realizzazione sarebbe avvenuta grazie alla donazione di sangue di alcuni dipendenti Mschf, che già aveva prodotte scarpe, ma con l’acqua santa.
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