Nigeria, in un attentato muoiono una 50ina di cattolici compresi donne e bambini. Molti i feriti gravi
Owo è cittadina a 350 chilometri da Lagos, nel Sudovest della Nigeria, che ieri, domenica 5 giugno, è stata lo scenario di un attentato sanguinario. La chiesa principale era affollata per la celebrazione della Pentecoste, quando un commando armato ha fatto irruzione, aprendo il fuoco. Il bilancio dell’attentato è pesantissimo: almeno 50 vittime e molti i feriti gravi. Non hanno risparmiato nemmeno le donne e i bambini.
Padre Andrew Abayomi, un sacerdote scampato all’attentato, ha dichiarato alla Bbc: «Stavamo per concludere la funzione. Avevo persino chiesto alle persone di iniziare ad andarsene, poi abbiamo iniziato a sentire gli spari provenire da diverse parti. Ci siamo nascosti per 20 minuti. Quando abbiamo capito che se ne erano andati, siamo usciti e abbiamo portato le vittime in ospedale».
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Un altro testimone ha raccontato di aver visto «almeno cinque uomini armati all’interno della chiesa». Avrebbero attaccato con armi da fuoco ed esplosivi. Un deputato locale, Ogunmolasuyi Oluwole, giunto sul luogo della strage ha dichiarato: «Questo è troppo. Qui non abbiamo mai visto nulla di così sconvolgente».
Domenica di #Pentecoste, scorre ancora sangue Cristiano in Nigeria. Un commando armato ha aperto il fuoco in una chiesa cattolica uccidendo 50 persone, tra cui donne e bambini. Purtroppo il #cristianicidio continua nel silenzio totale dell’occidente.
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— Steadfast (@SteadfastNGO) June 5, 2022
Secondo le prime ipotesi, i responsabili dell’attentato sarebbero fulani stranieri, un’etnia nomade dell’Africa occidentale, che negli anni è armata, dedicandosi alla conquista e al controllo dei territori.
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