Nek racconta il suo incidente: “Senza la mia famiglia sarei caduto in depressione”
A novembre ha rischiato di morire quasi dissanguato
A “Verissimo” Nek racconta, per la prima volta, il brutto incidente alla mano di cui è rimasto vittima a novembre.
“Se fossi rimasto più del dovuto nella mia casa in campagna, in attesa dei soccorsi, nel peggiore dei casi sarei morto dissanguato, nei migliori avrei perso i sensi. Invece, ho avuto il sangue freddo di prendere l’auto e di guidare fino al Pronto Soccorso di Sassuolo”.
Ripercorrendo quei momenti drammatici il cantante confida: “Mi sono tagliato la mano con una sega circolare in un momento di distrazione. Tutte le dita sono rimaste danneggiate ma, in particolare, l’anulare è quasi saltato via e il dito medio per metà, ma dopo oltre undici ore d’intervento sono riusciti a salvarmi la mano”.
Dopo la degenza in ospedale, dove dice ora sta facendo un lungo percorso di riabilitazione: “Mi sento come un bambino, perché riprendo un po’ di mobilità della mano ogni giorno. Ho ancora dei momenti di sconforto, soprattutto alla mattina, perché rimettere in moto la mano è molto fastidioso e poi, per me che non ho pazienza, è una prova ancora più dura”.
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Un percorso doloroso, alleviato grazie all’affetto di sua moglie e dei suoi figli: “Se non avessi avuto vicino la mia famiglia sarei caduto in depressione, sarebbe stato tutto più complicato. Questo incidente mi ha insegnato a valorizzare ogni singolo giorno come se fosse il primo”.
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