Nazionale, lo sfogo dell’ex C.T Gian Piero Ventura

L’eliminazione dai play off per il mondiale dell’Italia farà discutere a lungo

Lo ha detto lo stesso Mancini, farà male per un po’ la mancata qualificazione al Mondiale dell’Italia. Non solo farà male ma non mancheranno le polemiche come quella sollevata da Gian Piero Ventura.

L’ex C.T della Nazionale italiana di Calcio si è affidato a “Le Iene”, nella puntata on onda questa sera su Italia Uno per dire la sua.

Uno sfogo in cui evidenzia il diverso trattamento riservato a lui e a Mancini.

Questo il monologo di Gian Piero Ventura, reo di non aver qualificato l’Italia ai Mondiali di Russiadopo l’eliminazione contro la Svezia nel 2017.

“È da più di quattro anni che mi porto un dolore dentro. E questo dolore giovedì, con la sconfitta dell’Italia con la Macedonia, è tornato intenso come quattro anni fa.

In tutto questo tempo ho riflettuto molto e parlato poco.

Ho ascoltato, però.

Quattro anni fa ho subito una lapidazione.

Sono diventato l’uomo nero, si è passati da “Ventura è un maestro di calcio” a “Ventura mangia i bambini”; quello che non si è dimesso dopo la sconfitta con la Svezia “perché voleva rubare uno stipendio”.

Gian Piero Ventura poi continua: “Ho sempre riconosciuto la mia colpa per quell’esclusione, ma ci sono state anche altre responsabilità.È quello che la stampa oggi dice a una sola voce per difendere l’allenatore. Ed è vero.Leggo: “Troviamo i colpevoli”. Quindi ce n’è più di uno.

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“Non è una sconfitta della squadra, ma un problema di sistema”.

E io sono d’accordo.

Penso che sia lo stesso sistema di quattro anni fa, che la vittoria all’Europeo ha solo mascherato.

Un sistema in ritardo, senza visione, che ci ha portato a uscire al primo turno ai mondiali del 2010 e del 2014. E che ci impone di ragionare su queste sconfitte che sembrano arrivare immeritatamente, all’improvviso, ma che hanno radici più profonde.

Leggo che gli stadi sono fatiscenti, che i conti non tornano, che in Italia non nascono più campioni, che i pochi italiani che giocano nei top club non hanno esperienza internazionale, e che nei vivai si preferisce investire sugli stranieri.

Ecco: questi problemi c’erano anche quattro anni fa e la mia sconfitta, purtroppo, non è servita a cambiare nulla.

Quattro anni fa, per tutti, è stata solo colpa mia, e mi sono fatto da parte.

Oggi invece è chiaro a tutti che la colpa è del sistema.

E da italiano e tifoso dell’Italia sono contento che Mancini resti. Ma adesso cambiamo il sistema.”.

 

 

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