Natisone, il legale della famiglia di Cristian: “i ragazzi potevano salvarsi”

Natisone riprese le ricerche di Cristian, il 25enne disperso nella piena

Natisone, il legale della famiglia di Cristian: “i ragazzi potevano salvarsi se i soccorsi fossero partiti tempestivamente”

Sulla tragedia del Natisone, Gaetano Laghi, legale della famiglia di Cristian Molnar, il 25enne ancora disperso nel greto del fiume, ha dichiarato: “Se i soccorsi fossero partiti tempestivamente, ovvero nel momento in cui la povera Patrizia li ha richiesti, oggi i ragazzi sarebbero vivi e a casa con i loro genitori”. “Dopo aver fatto anche un sopralluogo nella località della tragedia – ha aggiunto -, mi colpisce molto la sottovalutazione della situazione iniziale”.

“Mi aspetterei, da chi è preposto a ricevere telefonate e richieste d’aiuto – ha proseguito il legale – una preparazione tale che, avendo notizie di una persona che si trova in quel posto preciso, sappia come intervenire. Probabilmente sono stati quei primi momenti di sottovalutazione del pericolo che hanno poi determinato il fatto che i ragazzi non siano stati salvati in tempo”.

“Conseguentemente – ha concluso – bisognerà valutare il grado delle omissioni, perché il procuratore di Udine dice che si parla di omissioni e su questo siamo d’accordo. Purtroppo, però, è un’omissione, un ritardo che ha inciso sul soccorso. Posso ribadire che sono intimamente convinto di questa circostanza: se i soccorsi fossero partiti tempestivamente oggi i ragazzi sarebbero vivi”.

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Oggi, decimo giorno di ricerche se resteranno senza esito al termine della giornata saranno fatte delle valutazioni. Lo sforzo è stato imponente: si sono mossi ogni giorno dagli ottanta ai cento soccorritori, con elicotteri, droni, imbarcazioni e unità cinofile.

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