Napoli, scoperta maxi truffa bonus 110%, sequestrati 772 milioni

Napoli, scoperta maxi truffa bonus 110%, sequestrati 772 milioni

Napoli, scoperta maxi truffa bonus 110%, sequestrati 772 milioni di euro per attività di ristrutturazioni edilizie

Al termine di un’articolata attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, la Guardia di Finanza di Frattamaggiore ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord, nei confronti di 143 persone (fisiche e giuridiche) ritenute artefici di una maxi truffa avente ad oggetto crediti derivanti da bonus edilizi e di locazione per oltre 772 milioni di euro. Tutti i responsabili sono residenti o aventi sede per la maggior parte tra le province di Napoli e Caserta.

L’attività trae origine da un’analisi operativa, su impulso del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, relativa alla circolazione di cediti per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico, nonché per canoni di locazione, previsti dal D.L. 34/2020 (cd. Decreto “rilancio”).

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Essa costituisce il seguito di analoga attività, che ha già condotto nello scorso mese di marzo, al sequestro di circa 108 milioni di euro, nei confronti di due fratelli residenti a Vallo della Lucania.

In particolare, gli approfondimenti compiuti sulle negoziazioni dei due imprenditori vallesi, avvenute tra il 2021 e l’anno in corso, hanno consentito di individuare un’ulteriore, numerosa platea di cessionari, i cui crediti, al pari dei primi, derivavano da lavori edili e da locazioni immobiliari in realtà inesistenti.

Questi ultimi avevano comunicato all’Agenzia delle Entrate, attraverso l’inserimento di moduli di cessione al portale Entratel, la disponibilità di crediti dell’ammontare di svariati milioni di euro, ricevuti a fronte di fantomatici lavori di ristrutturazione di fatto mai eseguiti.

Nel corso delle indagini, oltre ad essere ricostruita l’articolata filiera delle cessioni a catena effettuate dai responsabili, è stato anche accertato che tra questi oltre il 70% risultava percettore o comunque richiedente il reddito di cittadinanza.

Tra i titolari di crediti, inoltre, sono stati individuati anche soggetti più volte segnalati dalle Forze di Polizia per esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore, per essere risultati privi di partita IVA, per aver svolto attività d’impresa per un solo giorno, per essere risultati impegnati in settori economici differenti da quello edilizio e persino per contiguità con la camorra, sia napoletana che casertana.

Nel corso delle indagini, inoltre, è stata approfondita la posizione di uno dei responsabili, che avrebbe ricevuto lavori di ristrutturazione per oltre 34 milioni di euro e, al contempo, ne avrebbe egli stesso asseritamente eseguiti per oltre 30 milioni di euro, nonostante risultasse detenuto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Fonte immagine: https://twitter.com/GDF/status/1538876484714221569/photo/1

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