
Quasi una settimana fa venne trovata morta in piscina
Si cerca di fare luce sulla morte e sul giallo attorno a Simona Cinà, pallavolista siciliana trovata morta, lo scorso sabato in una piscina di una villa di Bagheria in cui stava festeggiando la laurea di due amici.
Oggi, 7 agosto, dopo che era stata rimandata è stata effettuata l’autopsia. Stando a quanto spiega Ansa, Simona Cinà sarebbe morta per annegamento.
Dagli esami non sono infatti emersi problemi cardiaci e non è stato chiarito l’orario esatto del decesso. Nei polmoni è stata trovata una ingente quantità d’acqua e per questo si pensa all’annegamento.
Non è ancora chiaro e sia finita sott’acqua e sia affogata dopo aver avuto un malore per cause naturali o se a provocarlo sia stata l’assunzione involontaria di droga o alcol. Per accertalo sarà necessario attendere gli esiti degli esami tossicologici.
Sentiti dai carabinieri, i familiari di Simona hanno confermato che la ragazza “stava bene e non aveva nessun problema di salute”. Era un atleta che “si sottoponeva continuamente a visite mediche per potere disputare gare” e per avere “i certificati per potere svolgere attività agonistica”.