Miriam Ciobanu, scarcerato il giovane che l’ha investita e uccisa

Miriam Ciobanu, scarcerato il giovane che l'ha investita e uccisa

Miriam Ciobanu, scarcerato il giovane che l’ha investita e uccisa. La decisione è stata presa dal giudice delle indagini preliminari

Alessandro Giovanardi è il giovane che ha investito e ucciso Miriam Ciobanu, la giovane che la notte del 31 ottobre stava ritornando a casa a piedi dopo una lite con il fidanzato.

Il giudice delle indagini preliminari ha accolto la richiesta del pm Mara De Donà di concedere al giovane gli arresti domiciliari. Giovanardi era in carcere dal Primo novembre con l’accusa di omicidio stradale aggravato dall’effetto di alcol e droga. Il giovane è risultato positivo al test alcolemico con 1,53 grammi per litro. Inoltre, la sua posizione è aggravata anche dalla velocità con cui viaggiava in viale Vittorio Veneto a Pieve del Grappa, l’auto correva oltre il doppio del limite di velocità che su quel tratto di strada è di 60 kmh.

A Giovanardi è stato imposto il divieto di uscire dalle 19,30 e le 5,30 del mattino. Inoltre, il gip ha concesso al giovane una deroga che gli permetterà di andare al lavoro. «Le misure cautelari – ha spiegato il Procuratore di Treviso Marco Martani – non sono un anticipo della pena ma fanno riferimento esclusivamente ad alcune prescrizioni che sono il pericolo di fuga, l’inquinamento delle prove e la pericolosità sociale».

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Il giovane all’udienza di convalida dell’arresto ha collaborato e ha risposto a tutte le domande, ribadendo di non aver visto Miriam lungo la strada. La famiglia del fidanzato e suo fratello Tommaso sono stati colpiti dall’odio del web, alimentato forse dalle parole della madre di Miriam, che in risposta ad un post di ricordo e saluto di Tommaso, 19 anni, ha detto: “Possiamo apprezzare forse le condoglianze ma dicerto non una storia condivisa la dove nella realtà è solo ipocrisia fasulla e priva di qualunque forma di rispetto non solo nei suoi confronti ma anche di tutta la nostra famiglia, quella che le ha voluto veramente bene. Sarebbe gradito un gesto in forma di rispetto che tu togliessi questa storia e ti mettessi da parte silenziosamente. Un buon tacere non fu mai scritto”.

Tommaso, 19 anni, fratello del fidanzato di Miriam ha detto: «A Miriam ho detto “Dovete fare uno stop e piuttosto dormite in due stanze diverse oppure ti porto a casa”». Poi aggiunge: «Però è quando l’ho vista andare via a piedi è la che io le ho detto “Miriam non vai a piedi” perché comunque l’iniziativa era assurda. Miriam può anche aver mandato un messaggio a sua mamma però sta di fatto che sua madre, lo so per certo, era sveglia e poteva anche venire a prenderla se sapeva di questa cosa, e comunque mettersi a cercarla con noi».

Luca, il fidanzato di Miriam, risponde alle parole della madre: «Sono un po’ amareggiato dal fatto che sua mamma abbia detto una cosa del genere e comunque il bar è a dieci minuti da qua quindi, oltre al fatto che noi l’abbiamo cercata per mezz’ora, dopo che Miriam è uscita di casa, sua madre si è limitata a lanciare un messaggio di questo tipo, soprattutto a livello mediatico. E poi comunque non c’è mai stata per Miriam e i suoi problemi perché comunque lei con me parlava, eravamo legatissimi quindi non mi pareva il caso di dire che era stata “cacciata di casa” quando Miriam, non avendo un appoggio solido in casa veniva anche qui a studiare, passava le giornate e le nottate qui perché assisteva mio fratello».

Poi sul fatto di uscire di casa a piedi, ha detto Luca: «Noi lo abbiamo detto: a quell’ora, quello si trova. Non c’è luce in quella strada, è illuminata solo nei primi 200 metri. Soprattutto dove Miriam ha avuto l’impatto con l’auto, li non è per niente illuminato e continua così senza illuminazione, senza neppure un bordo di marciapiede o una pista ciclabile. Questo manca ma manca anche una linea di trasporti notturni».

Fonte immagine: https://www.facebook.com/photo/?fbid=1178077528978693&set=ecnf.100003293721687

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