Milano, la truffa sulla casa in affitto: ecco le vittime del “truffatore gentile”

Cinque al momento le denunce sulla casa in affitto che scompare a Milano

Tra i truffati del “truffatore gentile” c’è un papà separato con figli. Ma pure una coppia di francesi che intendeva trasferirsi in città. Sono solo alcune delle denunce che i carabinieri stanno raccogliendo. Intanto è saltata fuori una scoperta, fatta dagli avvocati delle parti civili, ossia che la Camera di Commercio nel giugno 2019 aveva già intrapreso provvedimenti nei confronti dell’individuo, che si spaccia come mediatore in campo immobiliare. Infatti nella procedura disciplinare l’ente a seguito dei fatti esposti ha preso le mosse dai «numerosi fatti oggetto di contestazione per certi versi simili (…) che riguardano la proposta di immobili in locazione, con relativo incasso di decine di migliaia di euro non dovuti: immobili poi rivelatisi indisponibili perché già affittati o perché il mediatore non aveva la titolarità a disporne». A svelare l’accaduto è il Corriere della Sera.

Tenendo conto dei numerosi esposti pendenti «della gravità dei fatti contestati, dei riscontri documentali di quanto sostenuto dagli esponenti, del comportamento tenuto dal mediatore anche nei confronti della Commissione per la recidiva indisponibilità a presentarsi in audizione — si legge nell’atto come riporta il quotidiano — la giunta delibera all’unanimità la inibizione perpetua dall’esercizio dell’attività».

Ciò significa che l’uomo non avrebbe più potuto “operare come mediatore in campo immobiliare”. Ma ciò non è servito a fermarlo. Infatti il “truffatore gentile” ha continuato indisturbato ad operare, facendosi dare un canone anticipato e caparra.

Così sono scattate le denunce. “Almeno cinque denunce sono state sporte nel giro dell’ultimo anno a suo nome, e i truffati non sono certo degli sprovveduti. C’è ad esempio un papà separato che ha dovuto vivere per settimane in bed & breakfast con il suo trolley, ospitando talvolta lì anche i figli, in attesa di poter entrare nella casa che il personaggio gli aveva affittato e per cui gli aveva fatto versare (invano) canone anticipato e sostanziosa caparra” – come riporta il Corriere.

«Sono stato paziente – racconta il papà truffato -, ho acconsentito ad aspettare a costo di prenotarmi un Bed & Breakfast per settimane e noleggiare un magazzino per i miei mobili. Non vedevo l’ora di entrare in casa. Quando i carabinieri mi hanno fatto sapere che quel tizio ha già numerosi procedimenti penali e civili a carico, ho capito che era un truffatore seriale. Volevo raccontare la storia per evitare i miei guai ad altri».

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