
Caos dopo le indagini
Giuseppe Sala, sindaco di Milano risulta indagato dalla Procura della città per induzione indebita e false dichiarazioni nell’ambito di un’indagine sulla gestione degli appalti di rigenerazione urbana.
Il caso è emerso nelle ultime ore sono stati chiesti gli arresti di sei persone tra cui l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, l’imprenditore Manfredi Catella, l’ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni, e l’architetto Stefano Boeri. In totale sono 21 gli indagati.
Il giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini deciderà sulle misure cautelari dopo gli interrogatori fissati per il 23 luglio.
Secondo l’accusa, Sala avrebbe riconfermato nel 2024 Giuseppe Marinoni alla guida della Commissione Paesaggio, nonostante vi fossero elementi di conflitto d’interessi con imprese e progettisti coinvolti nei lavori esaminati dall’organismo.
In un secondo momento, il sindaco ha poi sciolto la Commissione. I magistrati sostengono che la nomina sarebbe stata pilotata dall’assessore Tancredi, beneficiario indiretto della posizione di Marinoni, il quale – secondo gli inquirenti – riceveva incarichi da Coima (la società di Catella) e da altri attori del settore immobiliare.
Al centro delle indagini anche il progetto del nuovo grattacielo “Torre Botanica” (ex Pirellino), firmato da Catella e Boeri. Inizialmente giudicato inammissibile, ha poi ricevuto un parere favorevole condizionato dalla Commissione il 22 giugno 2023. Secondo l’accusa, dietro questo cambio di rotta ci sarebbe stato un pressing esercitato da Boeri e Catella su Tancredi, che a sua volta avrebbe coinvolto Sala.
Al centro dell’indagine ci sono anche messaggi vocali e chat tra Boeri e Catella, e tra Boeri e lo stesso sindaco. In un vocale, Boeri sottolinea l’urgenza di un intervento politico per evitare una “rottura dolorosa”, riferendo: “Ho parlato anche con Beppe e gli ho mandato un messaggio dicendo: guarda, da amico ad amico, c’è una situazione che mi fa paura…”.
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In un messaggio WhatsApp ritrovato dalla Guardia di Finanza, Boeri si rivolge a Sala in modo perentorio.
“Prendilo come un warning per domani”. Il sindaco risponde: “Mi dicono che non è solo il presidente. Devo fidarmi del giudizio di Giancarlo. Domani rivedo con calma”.
Il giorno seguente, Boeri comunica a Catella che il parere favorevole è stato ottenuto e che le obiezioni sollevate da Marinoni sono “sparite completamente”.
Intanto, Sala ha emesso una nota dicendo che“l’Amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata”. Poi, a Corriere ha detto: “Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile. Il Pirellino? L’abbiamo venduto nel 2019 e siamo ancora fermi. Sono passati sei anni e i lavori non sono mai partiti – spiega -. Altro che induzione, è stata una continua discussione perché non abbiamo mai trovato un accordo su quello che potevano fare”. La seconda fattispecie riguarda la nomina di Marinoni. “La composizione della Commissione Paesaggio viene gestita da un’apposita struttura del Comune che seleziona i profili e decide i componenti – dice ancora il sindaco al quotidiano -. Il rapporto tra sindaco e commissione è praticamente nullo. Aggiungo che non ho mai avuto il numero di Marinoni”.