Incendio Torre dei Moro, sotto accusa il rivestimento esterno di cui ancora non si conosce il materiale, che si è sciolto con le fiamme
Sono ancora in corso le indagini sull’incendio che lo scorso 29 agosto ha completamente distrutto la Torre dei Moro in via Antonini a Milano. Si tratta di un grattacielo di recente costruzione, composto da 15 piani e abitato da 70 famiglie. Nell’incendio, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma le abitazioni non sono più agibili.
Sotto la lente degli investigatori, c’è il pannello di rivestimento esterno del palazzo, proprio quello andato a fuoco in pochissimi minuti. Il materiale di cui era composto sarebbe plastico-sintetico e altamente infiammabile, il quale ad alte temperature si scioglie, come accaduto nell’incendio del palazzo milanese.
Dai primi rilievi ancora non è stato identificato lo specifico materiale utilizzato per il rivestimento, ma è evidente, come riporta Open, che «avrebbe agito da vero e proprio “conduttore termico” rendendo in sette minuti il rogo incontrollabile».
La procura di Milano ha aperto un fascicolo per disastro colposo per determinare i responsabili. Inoltre i pm Tiziana Siciliana e Maria Petruzzella dovranno verificare che l’effettiva composizione dei pannelli sia quella dichiarata in fase di lavori. Se ancora non si conosce la tipologia di materiale e la ditta produttrice (in un primo momento si è parlato della Alucobond, notizia poi smentita dalla stessa azienda) ciò che si può dire certa è la natura non ignifuga del rivestimento.
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Intanto, ieri, alcuni inquilini hanno potuto fare il loro ingresso negli appartamenti per recuperare qualche effetto personale, ma lo scenario che si sono trovati avanti è stato terribile. Probabilmente ci vorranno anni prima di poter ritornare alla normalità.
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