Milano, il Tribunale commissaria Loro Piana: “Sfruttamento del lavoro” nella produzione

La decisione del tribunale
Guai per Loro Piana. Nelle ultime ore, infatti, il Tribunale di Milano ha disposto un anno di amministrazione giudiziaria per il gruppo, uno dei marchi della moda di lusso italiana, presieduta da Antoine Arnault, in rappresentanza del gruppo LVMH.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione in seguito a un’indagine condotta dal pm Paolo Storari, che ha accertato come l’azienda abbia esternalizzato la produzione di alcuni capi di abbigliamento — tra cui giacche in cashmere — a realtà operative coinvolte in contesti di “sfruttamento del lavoro”.
Secondo quanto emerso dalle indagini del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano, Loro Piana “non avrebbe adottato misure idonee alla verifica delle reali condizioni di lavoro”, risultando incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento all’interno del proprio ciclo produttivo. In particolare, la società non avrebbe esercitato un’adeguata “vigilanza sulle capacità tecniche delle aziende appaltatrici”, favorendo così — seppur colposamente — il caporalato.
L’inchiesta ha ricostruito che Loro Piana aveva affidato la produzione a una società esterna, la Evergreen, la quale, a sua volta, avrebbe subappaltato parte del lavoro alla Sor-Man snc di Nova Milanese, pur non essendo entrambe in possesso delle competenze produttive necessarie. Secondo gli inquirenti, quest’ultima avrebbe poi coinvolto opifici gestiti da cittadini cinesi, chiusi dai militari e oggetto di arresti nel maggio scorso.
Nel provvedimento si legge che questi laboratori impiegavano “manodopera irregolare e clandestina, in ambienti di lavoro insalubri e pericolosi”, con lavoratori “alloggiati in dormitori abusivi al fine di attingere mera manovalanza in qualsiasi orario del giorno/notte” e sottoposti a turni “di gran lunga superiori a quelli contrattualmente previsti”.