Milano Bicocca, cancellato un corso su Dostoevskij. La solidarietà al prof. Nori dai followers e dal mondo della cultura
La guerra tra Russia e Ucraina sta creando tensioni di ogni genere e in diversi paesi. Molte federazioni sportive stanno prendendo la decisione di escludere la Russia da ogni competizione e questo tipo di ripercussione sta colpendo anche il mondo della cultura. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aveva già licenziato il direttore della Scala perla sua vicinanza al leader russo, ma oggi arriva un’altra notizia, che fa scoppiare la polemica.
L’Università Bicocca ha deciso di cancellare il corso su Dostoevskij in programma per la prossima settimana. A denunciare la cosa è stato Paolo Nori, che avrebbe dovuto tenere il corso. In una diretta Instagram Nori, docente al Dipartimento di studi umanistici Iulm, ha detto: «Dovevo cominciare mercoledì un corso di quattro lezioni sui romanzi di Dostoevskij, un’ora e mezzo ciascuno, gratuito e aperto a tutti. Poi ho ricevuto questa mail: “Caro professore, il prorettore alla didattica ha comunicato la decisione presa con la rettrice di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è evitare qualsiasi forma di polemica, soprattutto interna, in questo momento di forte tensione».
«Essere un russo è una colpa — ha aggiunto Nori nella diretta Instagram —. Anche essere un russo morto. Quello che sta succedendo in Ucraina è orribile, e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma queste cose qua sono ridicole: un’università italiana che proibisce un corso su Dostoevskij, non ci volevo credere. Bisognerebbe parlare di più di Dostoevskij. O di Tolstoj, primo ispiratore dei movimenti non violenti, molto ammirato da Gandhi che poi ha perfezionato la pratica. Questa cosa che l’università italiana proibisca un corso su Dostoevskij per evitare ogni forma di polemica è incredibile».
I commenti dei followers sono tutti di solidarietà nei confronti del prof. Nori e sottolineano l’assurdità della scelta. Vicinanza arriva a Nori anche dal drammaturgo e regista teatrale Giulio Cavalli, che su Twitter scrive: «La pericolosa abitudine di confondere i popoli con i loro governi è utile per infiammare il tifo ma diseduca alla complessità. Solidarietà a Paolo Nori (e a #Dostoevskij)».
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.