Meloni a Kiev: “Noi siamo pronti a fornire ogni possibile assistenza”

Meloni a Kiev Noi siamo pronti a fornire ogni possibile assistenza

Meloni a Kiev: “Noi siamo pronti a fornire ogni possibile assistenza” sia sul piano militare, civile, finanziario e umanitario

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato ieri pomeriggio a Kiev il Presidente Volodymy Zelensky, con il quale ha tenuto una conferenza stampa al termine della cerimonia di firma della Dichiarazione congiunta Italia-Ucraina. Successivamente, il Presidente Meloni ha reso omaggio al Muro del Ricordo dei Caduti per l’Ucraina con la deposizione di una corona di fiori. Nel corso della mattinata, le visite alla Chiesa Ortodossa di Sant’Andrea di Bucha e ai luoghi più colpiti dai bombardamenti della città di Irpin.

Nel corso della conferenza stampa ha detto la Meloni: “Io sono particolarmente contenta di essere qui, ho fortemente voluto essere qui in una delle mie prime missioni bilaterali entro pochi mesi dall’avvio del nuovo governo. Ho voluto farlo per ribadire il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina di fronte all’aggressione russa, per ribadire che l’Italia non intende tentennare in questa vicenda e non lo farà”.

Poi ha aggiunto: “Il prezzo che l’Ucraina sta pagando è un prezzo molto alto. Noi l’abbiamo visto stamattina. Abbiamo voluto recarci a Bucha, a Irpin per vedere con i nostri occhi la devastazione, la sofferenza e per cercare di trasmettere quello che abbiamo visto anche ai nostri popoli, perché a volte si tende a raccontare la storia magari con i numeri, con le astrazioni, ma è vita, carne, morte, sofferenza, capacità di reagire. E credo che vada raccontata questa storia nella sua umanità, credo che vada ricordato che quello che ieri accadeva Bucha o a Irpin oggi accade a in molte altre città in Ucraina – penso alla città simbolo di Bachmut, penso a quello che mi è stato raccontato stamattina su persone che venivano uccise mentre erano al mercato, non lontano da qui, nella stessa ora in cui noi visitavamo la devastazione dei mesi passati”.

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Sulle condizioni della pace ha detto la Meloni: “La battaglia che combatte il popolo ucraino è una battaglia che combatte per ciascuno di noi ed è giusto che noi si faccia la nostra parte. È quello che l’Italia ha fatto dall’inizio, anche lavorando come abbiamo fatto anche oggi nelle nostre interlocuzioni sulla soluzione del conflitto, immaginare strade per arrivare a una soluzione del conflitto. Tutti vogliamo la pace, però bisogna intendersi su cosa pace sia, perché nessuna pace ingiusta per l’Ucraina può essere vera pace; nessuna pace che preveda una resa degli ucraini può essere vera pace, sarebbe banalmente un’invasione e un’invasione non è pace, è un’altra cosa; così come una vittoria della Russia non sarebbe pace ma sarebbe appunto un’invasione, e una sconfitta dell’Ucraina altro non rappresenterebbe che il preludio di una possibile invasione di altri Stati europei. Questo è quello che alcuni in Europa fingono di non capire. Io credo che le cose vadano chiamate con il loro nome”.

“Chi sostiene l’Ucraina anche militarmente è chi lavora per la pace, ed è quello che facciamo noi ogni giorno per offrire la possibilità a un popolo, che . chiaramente non aveva di partenza le stesse forze da mettere in campo, la possibilità di difendersi. Io penso che vada riconosciuto in ogni caso che, oltre a esserci un aggressore e un aggredito, oggi è l’aggredito, per paradosso, a presentare un piano di pace in dieci punti alla comunità internazionale”.

Ribadisce ancora l’aiuto totale all’Ucraina: “Noi siamo pronti a fornire ogni possibile assistenza quando ci dovessero essere le condizioni per avviare un qualsiasi negoziato, ma fino ad allora noi offriremo all’Ucraina ogni genere di supporto. Lo abbiamo fatto finora e continueremo a farlo: supporto militare  – siamo arrivati al nostro sesto pacchetto di invio anche di strumenti militari – basato soprattutto su sistemi di difesa anti-aerea per difendere la popolazione civile, per difendere le infrastrutture strategiche, perché il gioco cinico di provare a piegare la popolazione civile è un gioco a cui bisogna rispondere con determinazione- , sul piano umanitario, sul piano finanziario, sul piano civile – abbiamo visto stamattina la consegna di uno dei tanti generatori di elettricità che l’Italia ha inviato proprio per sostenere la popolazione civile -, sul tema della ricostruzione”.

Fonte immagine: https://www.governo.it/it/media/il-presidente-meloni-kiev/21861

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