Max Mara FW 25/26: il nuovo romanticismo tra le brume inglesi e il power dressing moderno

Letteratura, ribellione e sartorialità si incontrano sulla passerella di Max Mara. La brughiera delle sorelle Brontë ispira una collezione dal fascino wild & chic, pensata per una donna sofisticata e indipendente

Max Mara scrive un nuovo capitolo della sua storia sartoriale e lo fa ispirandosi al mondo letterario delle sorelle Brontë.

La collezione autunno-inverno 2025/26, presentata oggi alla Milano Fashion Week, è un viaggio tra romanticismo e determinazione, tra la brughiera inglese e l’energia della donna contemporanea. In un momento storico in cui la moda cerca nuove narrazioni, Ian Griffiths, direttore creativo della maison, attinge a un’estetica intellectual chic che unisce la potenza emotiva della letteratura a un’eleganza concreta e sofisticata. Il fil rouge della sfilata è racchiuso nelle parole di Emily Brontë in Cime Tempestose: «Vorrei essere di nuovo una ragazza, metà selvaggia e resistente, e libera».

Un manifesto perfetto per una collezione che esalta la libertà espressiva, la forza e la sensibilità della donna Max Mara. Silhouette strutturate ma fluide, capispalla che evocano il fascino delle eroine romantiche, maglieria avvolgente e dettagli couture trasformano ogni look in un perfetto equilibrio tra rigore e poesia. La palette gioca con le tonalità iconiche della maison: cammello, bordeaux, nero e cascia, una nuance naturale che richiama la purezza del cashmere.

I cappotti redingote, must-have della maison, si arricchiscono di colletti a scialle che si trasformano in cappucci, mentre le gonne a ruota e i pantaloni a gamba ampia, stretti in vita, scolpiscono una silhouette femminile e raffinata. Corpetti aderenti e maglieria a coste aggiungono un tocco contemporaneo, mentre i doppi cinturini sui capispalla enfatizzano la struttura impeccabile del tailoring Max Mara.

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