Maturità 2025, la commozione dei figli di Borsellino

Il magistrato venne ucciso nel 1992

Non dimenticare e onorare la memoria dovrebbe essere sempre la prima regola. Nella prima prova della Maturità 2025 c’è stato spazio proprio per onorare quanto fatto dal Paolo Borsellino, ucciso nel 1992 dalla mafia.

Ad Ansa hanno parlato i figli: “Apprendiamo con commozione che tra le tracce della prova scritta d’italiano per la maturità di quest’anno, vi è un riferimento all’attenzione e alla fiducia che nostro padre riponeva nei giovani. Egli nutriva una enorme speranza nelle future generazioni e abbiamo sempre pensato che a reggere i suoi sforzi vi fosse il senso di una prospettiva alta di un cambiamento in meglio della nostra società civile”.

“Nella sua famosa frase ‘se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo’ è condensata tutta la speranza che la sua attività di magistrato impegnato sul fronte antimafia potesse incidere sulle coscienze di tutti i cittadini, all’interno di un percorso segnato dal sacrificio di tantissime magnifiche vite umane. Resta in noi oggi – aggiungono – la consapevolezza che attraverso l’odierno riconoscimento e tributo, il sacrificio di nostro padre è come un seme che sta dando i suoi frutti. Il percorso è ancora lungo ma siamo sulla buona strada”, proseguono i figli del magistrato ucciso. “Ci sia consentito di ringraziare la scuola di ogni ordine e grado per tutto il lavoro di educazione alla legalità svolto in questi trentatré anni e che sappiamo sarà portato avanti con nuovo entusiasmo alla luce di quanto accaduto oggi”, concludono i figli di Paolo Borsellino.

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