Ieri altre due puntatate dello show sulla cucina
Continua l’avventura degli aspiranti chef a MasterChef Italia.
Puntata impegnativa con la Mystery Box dedicata alle conserve, Invention Test con i supplì capolavoro dello chef Jacopo Mercuro.
Prova in esterna alla Cascata delle Marmore sul cibo della tradizione locale e Pressure Test sul “minestrone creativo”.
sfide fatali per Ivana, l’assistente parlamentare di 60 anni, romana, che ha dovuto slegare per sempre il grembiule di MasterChef Italia.
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Le aspettative dei tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli sono sempre più alte e anche il livello delle prove da loro organizzate per i cuochi.
A cominciare dalla Mystery Box che nascondeva delle “conserve speciali”, nate durante gli anni della pandemia dalla rivisitazione dei menù di grandi chef.
I componenti della Masterclass dovevano ricreare dei piatti utilizzando le conserve che preferivano, scegliendo anche alcuni ingredienti, per un massimo di tre, dalla dispensa.
Se le conserve rappresentano una “zona di comfort”, la prova, per molti degli aspiranti chef, si è dimostrata tutt’altro che confortante.
I piatti migliori sono stati quelli di Lavinia, Laura e di Ollivier.
Protagonista dell’Invention Test è stato il supplì al telefono. In cucina è arrivato lo chef Jacopo Mercuro che ha recentemente vinto il premio per la miglior proposta di fritti nella “50 Top Pizza”.
Lo chef ha mostrato alla Masterclass le sue speciali rivisitazioni del supplì al telefono: la “Coda alla vaccinara”, la “Sfera bruciata” e il cosiddetto “Sampietrino”.
Tutta la classe, che ha dovuto realizzare dei personali supplì al telefono, si è confrontata con una prova molto tecnica volta a far emergere la loro creatività ed originalità.
Chef Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli, dopo aver assaggiato le creazioni di tutti i concorrenti, hanno scelto i tre aspiranti cuochi che si sono distinti per tecnica e originalità: Hue, Laura e Bubu, quest’ultimo vincitore ufficiale della prova.
Dall’altra parte, Sara, Ivana e Roberto hanno realizzato i supplì peggiori e quindi sono rimasti sotto la balconata in attesa del Pressure Test, saltando la prova in esterna.
Il resto della Masterclass si è spostato – grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni – alla Cascata delle Marmore, nella parte umbra della Valnerina.
Divisi come sempre in due brigate e giudicati da 35 commensali ternani DOC, massimi esperti del gusto locale, hanno dovuto preparare i piatti della tradizione locale.
La prima portata, uguale per entrambe le squadre, ha visto protagonista le “Ciriole alla ternana”, piatto della tradizione ternana.
La seconda portata per i blu era un piatto creativo a base di pesce di Lago di Piediluco. Loro hanno scelto di servirlo con patatine e salsa alla cipolla.
I rossi avevano una ricetta a base di selvaggina, quindi polpette di cinghiale alla cacciatora con funghi fritti.
Per la terza portata, invece, entrambi dovevano cimentarsi sul pampepato di Terni, il dolce più iconico del territorio umbro. La brigata blu, capitanata da Bubu, era formata anche da Nicola, Hue, Leonardo, Edoardo e Francescone.
La brigata rossa era guidata da Silvia e vedeva come componenti Giuseppe, Mattia, Ollivier, Laura, Lavinia: ed è stata quest’ultima brigata a spuntarla, per 21 voti a 14.
I 6 cuochi blu costretti a raggiungere i 3 fermi nel limbo per la prova decisiva, un Pressure Test guidato stavolta da Chef Barbieri.
I concorrenti hanno avuto a disposizione 30 minuti per realizzare un minestrone originale: il risultato è stato palese, il piatto di Ivana aveva, secondo i giudici, ingredienti rimasti crudi e quindi è stata lei a togliere il grembiule lasciando per sempre la cucina di MasterChef Italia.
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