Masterchef, la gara entra nel vivo: le ultime eliminazioni

Sempre più serrata la gara nel cooking show

È sempre più combattuta la sfida a MasterChef Italia con un livello altissimo.

Una gara che continua a essere serrata e piena di colpi di scena, tra cui le due eliminazioni inattese.

Hanno dovuto togliere il grembiule Nicola, per il quale i dolci si sono confermati vero e proprio tallone d’Achille, e Ollivier, che si è messo alla prova sulla pasta risottata, tecnica da lui non conosciuta.

A inizio serata, la classe si è dovuta confrontare con cinque piatti della tradizione regionale italiana, pietanze che gli aspiranti chef hanno trovato nascoste sotto la Golden Mystery Box.

Per la Liguria sotto la cloche si è nascosta la “Mesciua spezzina”, piatto povero della tradizione di La Spezia.

Il Lazio con la “Vignarola”, tipico contorno romano, per il Trentino Alto Adige c’è stato il “Tortel di patate”; a seguire, la cosiddetta “Incapriata” tradizionale pugliese (piatto a base di fave e cicoria).

Per la Campania, “‘O sicchio d’a munnezza”, un piatto invernale  creato con la frutta secca avanzata dalle feste di Natale.

A partire da queste proposte, i concorrenti in gara hanno dovuto raccontare le loro radici preparando un piatto vegetariano della tradizione, ma in chiave moderna.

Gli chef, secondo il meccanismo della Golden Mystery Box, hanno deciso di assaggiare solo i piatti migliori, consentendo a chi si è distinto in questa prova di accedere direttamente in balconata.

I migliori sono stati Hue  con il suo piatto “Il Miracolo”, Sara con “Marocco Holidays”, Edoardo con “Babushka”  e Mattia con la sua “Cipolla al quadrato”.

Nessun attimo di pausa per gli altri, attesi da un Invention Test caratterizzato da una delle prove più temute ogni anno, la pasticceria: protagonista è stato il dolce per eccellenza della tradizione casalinga, la crostata.

Ospite in Masterclass lo Chef Maître pâtissier Gianluca Fusto, uno dei più talentuosi pasticceri d’Italia, che si è distinto anche a livello internazionale per le sue numerose collaborazioni.

Lo Chef ha presentato quattro creazioni legate alle quattro stagioni dalle quali i cuochi in gara hanno dovuto trarre ispirazione per creare le loro preparazioni: unici requisiti richiesti, la presenza di frolla, crema e frutta.

Gli assaggi dello Chef Gianluca Fusto e dei tre giudici hanno fatto togliere il grembiule di MasterChef Italia a Nicola, 20enne studente di scienze gastronomiche di Ravenna e ora a Parma, per il quale ancora una volta, come già successo in un paio di prove in esterna precedenti, il dolce è stato fatale.

Masterchef, la prova in esterna

I piatti migliori, invece, sono risultati quelli di Ollivier e Lavinia, a cui è toccato il compito di formare e guidare la propria brigata nella nuova e ardua sfida in esterna, che ha avuto luogo alle pendici della maestosa vetta del Monte Cervino, in Valle D’Aosta.

Con Ollivier, nella Brigata blu, c’erano Francescone, Bubu, Edoardo, Laura e Hue; Lavinia invece aveva con sé Leonardo, Roberto, Mattia e Sara.

Il menù per entrambe prendeva spunto dalla tradizione culinaria valdostana: per i blu “Seupa à la vapelenentse”, una tipica zuppa locale, e il Cordon bleu alla valdostana con insalata di mele Renette Canada, daikon e maionese.

Per i rossi sformatino di pasta brisè con porri e lardo di Arnald IGP con salsa ai frutti rossi e un capriolo alle erbe di montagna, con polenta concia valdostana. A scegliere i piatti migliori 25 guide alpine e sciatori, 21 dei quali hanno votato a favore dei rossi di Lavinia, proclamati quindi vincitori della prova.

La Brigata blu ha dovuto invece indossare il grembiule nero del Pressure Test, che era incentrato sulla cottura della pasta. Una volta illustrate sei tecniche di cottura del piatto per eccellenza della nostra tradizione culinaria.

In 45 minuti ciascuno di loro ha dovuto proporre il proprio piatto di fatta cotto alla perfezione.

La pasta risottata di Ollivier è risultata la peggiore che ha quindi dovuto abbandonare per sempre la gara.

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