Aveva 82 anni
Lutto nel mondo del calcio che si ritrova a piangere per la scomparsa di Tarcisio Burgnich, soprannominato la “Roccia” (da Armando Picchi), bandiera della Nazionale Italiana e della Grande Inter di Helenio Herrera.
Il difensore, nato a Ruda vicino Udine nel 1939 si è spento nella notte a 82 anni in Versilia, dove viveva da un paio di anni.
Con i nerazzurri vinse tutto: 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali e prima di trasferirsi a Milano ottenne anche uno scudetto con la Juve e una Coppa di lega italo-inglese col Napoli 1975-76.
In Nazionale, con cui ha collezionato 66 presenze è diventato Campione d’Europa nel 1968 e fu titolare anche nella finale del Mondiale del ’70 perso con Pelé di cui disse: “È fatto di carne ed ossa come tutti gli altri, mi dicevo prima di quella partita. Sbagliavo”.
Viene ricordato anche per la sua rete nella semifinale di quel mondiale tra Italia-Germania Ovest finita poi per 4-3, la semifinale di quel mondiale.
Era l’8′ del primo tempo supplementare con i tedeschi che, dopo aver pareggiato allo scadere del 90′, passarono in vantaggio con Gerd Muller, Burgnich siglò la rete del 2-2.
Tra i messaggi di cordoglio arriva così anche quello dell’Inter: “Umile e determinato, insuperabile per gli avversari e prezioso alleato per i suoi compagni: oggi il suo sguardo fiero e la sua forza sono ricordi preziosi, un’immagine che rimarrà sempre impressa nella nostra storia.
Ciao Tarcisio, sarai sempre la nostra “Roccia”.
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