L’ultimo saluto a Gina Lollobrigida, i funerali giovedì a Roma e l’allestimento della camera ardente in Campidoglio
I funerali per l’ultimo saluto a Gina Lollobrigida, 95 anni, sono previsti per giovedì 19 gennaio, alle 12.30 presso la Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma. La camera ardente, invece, sarà allestita nella sala Promoteca del Campidoglio, a disposizione di chi vorrà renderle omaggio.
La camera ardete sarà aperta mercoledì 18 gennaio dalle ore 10 alle ore 19, per poi riaprire giovedì 19 gennaio dalle 9.30 alle 11.30. Non si hanno molte notizie sulle cause della morte, ma si sa che da tempo l’ultima vera diva italiana era ricoverata in una clinica romana.
Inoltre, lo scorso settembre aveva avuto una caduta e la rottura del femore, che probabilmente l’ha debilitata. Nonostante ciò, Gina Lollobrigida era sempre attiva. Nelle scorse elezioni politiche si era candidata con Italia Sovrana e Popolare per un seggio al Senato.
Inoltre, era sempre alla ribalta delle cronache per la lite con il figlio per questioni legate all’eredità ed era angosciata per la storia controversa del suo assistente e segretario Andrea Piazzolla.
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A ricordare la bellissima “Bersagliera”, uno dei personaggi più iconici interpretati dalla Lollobrigida, sono in tantissimi. Tra questi c’è il ministro Francesco Lollobrigida, lontano parente dell’attrice perché nipote del fratello del suo bisnonno, che scrive su Twitter: “Oggi è scomparsa #GinaLollobrigida, una delle stelle più luminose della cinematografia e della cultura italiana. Ineguagliabile fuoriclasse, icona di bellezza e versatilità, donna e professionista straordinaria. Continuerà a vivere e ispirare attraverso le sue opere”.
Al Corriere della Sera, Giancarlo Giannini ricorda la sua amicizia con l’attrice e racconta una sua passione: «La passione per la fotografia. Mi diceva, ho fotografato tutti, manchi solo tu. Quello scatto non me lo fece mai. Gina e Sophia Loren sono le leonesse del cinema italiano. Se c’è una cosa che ricorderò di lei è la sua risata contagiosa».
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