Ludovico Einaudi: Quindici concerti al Teatro Dal Verme di Milano

Sono dunque quindici i concerti che Ludovico Einaudi terrà nella Sala Grande del Teatro, dall’1 al 18 dicembre, un’occasione per tornare a vivere insieme l’esperienza e l’emozione della musica dal vivo. 

È dal 2015 che Ludovico Einaudi ama chiudere il suo anno musicale al Teatro Dal Verme di Milano con una serie di concerti consecutivi che ogni dicembre fanno registrare il tutto esaurito, segno che l’appuntamento milanese è una tradizione molto sentita e attesa dal pubblico. Nell’anno in cui tutto vuole ricominciare, la ripresa di questi concerti assume un significato speciale anche per lo stesso Einaudi, quasi un valore simbolico:
“Ho sempre tenuto molto a questo appuntamento. Ho voluto confermarlo anche quest’anno, nonostante le limitazioni e le difficolta, come segno di incoraggiamento e affetto verso la mia città”.
Sono dunque quindici i concerti che Ludovico Einaudi terrà nella Sala Grande del Teatro, dall’1 al 18 dicembre, un’occasione per tornare a vivere insieme l’esperienza e l’emozione della musica dal vivo. 
In corrispondenza dei concerti, nella Sala Piccola del Teatro si terrà la seconda edizione di “Climate Space”, dove si potrà esplorare attraverso l’immagine, la musica e la scienza, le molteplici interconnessioni e interdipendenze tra gli esseri viventi ed il loro ambiente. Nata da un’idea di Ludovico Einaudi e a cura di Francesco Cara “Climate Space” è una rassegna di cortometraggi d’autore sulla crisi climatica. Il mattino sarà dedicato agli studenti con incontri, proiezioni e laboratori. Il pomeriggio proporrà due serie di incontri e proiezioni aperte al pubblico, mentre la sera, dopo il concerto, la proiezione sarà accompagnata da una sonorizzazione speciale.
La sensibilità e l’impegno di Einaudi sui temi ambientali è infatti di antica data. Basti ricordare la sua “Elegy for the Arctic” commissionata da Greenpeace ed eseguita su una piattaforma galleggiante sul Mar Glaciale Artico. O gli undici concerti immersi nello scenario incontaminato di parchi nazionali e riserve naturali che ha tenuto nell’estate 2021, in luoghi raggiungibili solo a piedi. Un invito a fondere l’esperienza musicale con il paesaggio naturale e a riprendere insieme il cammino.
Durante il tempo sospeso del lockdown le musiche di Einaudi hanno continuato a camminare autonomamente. Alcune di queste tratte da “Seven Days Walking” ed “Elements” hanno accompagnato i due film più premiati della stagione cinematografica: “Nomadland” di Chloé Zhao (sei Oscar, due Golden Globe e Leone D’Oro a Venezia) e “The Father” di Florian Zeller (due Oscar e due British Academy Award). 
Buona parte della sua produzione musicale per il piccolo e grade schermo è stata riunita nell’album “Cinema” pubblicato nel giugno 2021, preceduto da altre due uscite discografiche: “12 songs from home”, registrato sul pianoforte di casa e “Einaudi Undiscovered”, una raccolta di brani meno conosciuti, riscoperte e sorprese selezionata dall’autore. 
Per informazioni: ponderosa.it – ludovicoeinaudi.com

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