Ludovica Bizzaglia dopo il vaccino con la Pericardite ma “Era giusto farlo”
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La denuncia dell’attrice dopo quella di Francesca Marcon
Qualche settimana fa la pallavolista Francesca Marcon aveva spiegato di aver riscontrato, a seguito delle visite mediche, la pericardite, individuata come possibile conseguenza del vaccino.
Oggi, 1 settembre, è arrivata anche la denuncia dell’attrice Ludovica Bizzaglia, alle prese con la stessa patologia.
La 25enne, che ha ricevuto le dosi di Pfizer e ha comunque scelto di difendere la volontà e l’obbligo morale di vaccinarsi nonostante l’incidente di percorso.
La pericardite, ovvero l’infiammazione della membrana che riveste il cuore, è stata individuata come una rara ma possibile conseguenza dei vaccini anti-Covid-19 a mRNA, cioè Pfizer e Moderna.
L’attrice ha però chiarito: “Non voglio che passi un messaggio che non è quello che voglio dare, purtroppo può succedere, purtroppo è una sfortuna”.
L’attrice a “Corriere della Sera” ha spiegato: “Ho cominciato a stare male durante la vacanza in Grecia: fitte lancinanti al torace, respiro corto, dolore e formicolio al braccio. Sul momento pensavo fosse colpa dell’ansia, visto che soffro di attacchi di panico, tant’è che subito dopo sono andata lo stesso in montagna, a Bormio. Però continuavo a peggiorare, temevo un infarto, perciò sono tornata di corsa a Roma e dal mio cardiochirurgo di fiducia, Massimo Massetti del Policlinico Gemelli, che mi ha fatto la diagnosi in tre minuti, i sintomi per lui erano chiarissimi: pericardite da vaccino“.
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Subito l’attacco dei NoVax: “Li ho ignorati, tanto la guerra contro l’ottusità è persa in partenza, conosco bene i social e so che non si può piacere a tutti, è l’altra faccia della popolarità. Ho pubblicato i loro post, molti ovviamente da falsi profili, e alcuni sono stati bloccati per sempre. Sono poche gocce in un oceano, siamo molti di più noi che sappiamo cosa è giusto fare: credere nella scienza e vaccinarsi. Inoltre il rischio di miocardite o pericardite è molto più alto per chi ha preso il Covid-19 e non è vero che per i giovani il virus è soltanto un raffreddore”.
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