L’Italia riparte: nuove regole su green pass, ristoranti, bar e discoteche

L'Italia riparte nuove regole su green pass, ristoranti, bar e discoteche

L’Italia riparte dal 1° giugno con nuove regole su green pass, bar, ristoranti e discoteche. Previsto ancora l’uso delle mascherine e l’obbligo del distanziamento

I dati del contagio da Covid-19 sono attualmente in nettissimo miglioramento, questo grazie anche all’aumento delle temperature e alla campagna vaccinale, che ha raggiunto e separato i 34 milioni di cittadini vaccinati (prima dose). A stupirsi sul miglioramento è anche Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, il quale aveva dimostrato preoccupazione e scetticismo sulle nuove riaperture, ma al Corriere della Sera ha dichiarato: «Il mio è un compiaciuto stupore perché in Italia i numeri dell’epidemia sono in netto miglioramento, al di là delle più rosee aspettative. Con le riaperture c’era un 10% di probabilità che le cose seguissero questa via, ma alla fine è andata bene e ne sono davvero felice».

Con l’ultima ordinanza del ministero della Salute (28 maggio) vengono dettate le regole, a partire dal primo giugno, per i ristoranti, i banchetti per cerimonie, i bar e le discoteche. Per quanto riguarda matrimoni e cerimonie, l’ordinanza prevede l’utilizzo del green pass anche se si è in zona bianca. Il green pass durerà 9 mesi, non più sei, a partire dal completamento del ciclo vaccinale. Chi invece ha ricevuto solo la prima dose, il certificato sarà valido dal «quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale».

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Sarà possibile pranzare e cenare anche al chiuso, ma i ristoratori dovranno calcolare «il numero massimo di presenze contemporanee (all’aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria», resta obbligatoria la presenza di prodotti per l’igienizzazione delle mani sia per i clienti che per il personale. Per il distanziamento è necessario almeno 1 metro (che può diventare di 2 in base alla curva dei contagi) di separazione per i clienti di tavoli diversi al chiuso. Il metro va rispettato anche all’aperto. Se al tavolo ci sono conviventi il metro può essere evitato.

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Non ci sarà nemmeno più il limite numerico, purché sia rispettato il distanziamento. Per l’uso delle mascherine, che tanto aveva indignato Bassetti, l’ordinanza dice che è obbligatoria: «in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo tranne nei momenti del bere e del mangiare». Il personale è obbligato ad indossarla sempre. I buffet sono ammessi e ci si potrà servire autonomamente solo se presenteranno prodotti preconfezionati.

Dal primo giugno cambiano le cose anche per i bar. Si potrà consumare al bancone, assicurando sempre il distanziamento di un metro. Se il bar non ha posti a sedere: «si deve consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio)».

Si poterà ritornare in discoteca, ma non si potrà scendere in pista. Secondo l’ordinanza si potrà andare in discoteca solo per ascoltare musica e consumare bevande seduti ai tavoli o divani.

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