L’entourage di Tony Effe interviene sulla questione capodanno e Mahmood dice no in solidarietà

L'entourage di Tony Effe interviene sulla questione capodanno

È polemica sul rapper

Tiene banco il caso Tony Effe. Il rapper, si sarebbe dovuto esibire per il classico concertone di Capodanno, ma attualmente sembra che questo non avverrà.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri si sarebbe opposto: «Non c’è nessuna censura, qui non parliamo del diritto sacrosanto di Tony Effe di esprimersi e fare concerti a Roma, ma dell’opportunità di utilizzare risorse pubbliche dell’amministrazione, e quindi dei cittadini, per fare di lui uno degli ospiti del concerto di Capodanno».

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Gli organizzatori dell’evento, Vivo Concerti e Friends&Partners hanno manifestato: «vivo stupore e dispiacere» per la situazione. E l’entourage del rapper parla esplicitamente di un «evidente danno di immagine subito dall’artista» sottolineando come siua «innegabile che questa vicenda abbia esposto Tony Effe a una forte pressione mediatica, rischiando di comprometterne l’immagine e la carriera».

I testi, alcune volte, misogini e sessisti dell’artista avrebbero portato il sindaco a questa scelta.

Intanto, nelle ultime ore, Carlo Conti, conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, dove ci sarà l’artista ha detto: «Il mio compito è selezionare canzoni, ognuna di queste 30 è meritevole di essere cantata su quel palco, ogni canzone ha motivazioni diverse, ma non ci sono temi sbagliati. Tony Effe lascerà tutti a bocca aperta. Ognuno deve e può dire ciò che prova».

Inoltre, questa mattina, 18 dicembre, su Instagram Mahmood ha dato un segnale forte dicendo che nemmeno lui sarà presente a Roma per il concerto di fine anno.

«Ho aspettato fino all’ultimo poiché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all’esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale. Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d’arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura».

Pure Emma, Su X, con un post ha espresso solidarietà al collega.

 

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