Le ultime ore del principe Filippo: la regina gli è stata accanto sino all’ultimo
Un legame forte tra la regina e suo marito, padre dei loro quattro figli, uniti per 74 anni
Sul comodino il principe Filippo teneva due foto: quella della sua consorte e quella della madre, Alice di Battenberg. Amava leggere all’aperto. Così quando il tempo lo permetteva si dedicava alla lettura, seduto fuori con una coperta sulle ginocchia.
In queste ore sul profilo social della Royal Family è stato condiviso di nuovo un messaggio scritto nel novembre del 1997, in occasione delle nozze d’oro della regina e del suo consorte. Un legame forte tra la regina e suo marito, padre dei loro quattro figli, uniti per 74 anni. Si legge nel post: “È stato, molto semplicemente, la mia forza e mi è rimasto accanto per tutti questi anni, e io, tutta la sua famiglia, e molti Paesi, abbiamo verso di lui un debito più grande di quanto avrebbe mai rivendicato”.
74 anni anni insieme e sino all’ultimo la regina Elisabetta è stata accanto al principe Filippo, il quale giovedì sera, quando le sue condizioni di salute si sono aggravate, è voluto rimanere nel suo letto, a casa. Così riferisce il Telegraph. Così la regina sarebbe rimasta lì accanto a lui sino all’ultimo respiro al castello di Windsor. Infatti la regina si sarebbe opposta a un nuovo ricovero, dopo il mese in cui è stato ricoverato e l’operazione al cuore, proprio per rispettare la volontà del marito.
Intanto, come riporta il Mirror, i suoi quattro figli Carlo, Anna, Andrea e Edoardo hanno potuto dargli l’ultimo saluto. Al contrario dei nipoti e dei pronipoti del principe che non ancora immunizzati dal vaccino non hanno potuto porgergli l’ultimo saluto. Il principe William sarebbe riuscito a parlare con il nonno attraverso il telefono, in quanto il nonno preferiva affidarsi alla semplice chiamate piuttosto che utilizzare zoom.
Secondo quanto riferisce il Daily Mail, gli ultimi giorni del marito di sua Maestà sono stati “tranquilli”. Poi Filippo ha iniziato a mangiare meno giorno dopo giorno, rifiutando anche il tè che prendeva come d’abitudine alle sette e mezzo del mattino.
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