Le parole di Mattarella: «Quella della Russia all’Ucraina è stata un’aggressione»

Le parole di Mattarella: «Quella della Russia all'Ucraina è stata un'aggressione»

Ha parlato in un’intervista all’emittente giapponese NHK 

Sergio Matterella ha parlato nelle ultime ore, nel corso della sua visita in Giappone, in un’intervista all’emittente giapponese NHK. «Va cercata con convinzione, velocemente, una soluzione di pace che non mortifichi nessuna delle due parti ma che sia giusta perchè sia duratura, perchè una pace basata sulla prepotenza non durerebbe a lungo».

Poi ha parlato dell’invasione russa: «è inammissibile altrimenti si afferma il principio che uno Stato più forte può imporre la sua volontà con le armi agli Stati vicini meno forti e meno grandi».

«Questo – ha aggiunto – renderebbe una barbarie i rapporti internazionali. E per questo in Europa vi è una forte difesa e un forte sostegno all’Ucraina». E poi:  «altre aggressioni seguirebbero e un succedersi di aggressioni porterebbe inevitabilmente a una guerra di proporzioni inimmaginabili».

«Quella della Russia all’Ucraina – ha  detto il Capo dello Stato – è stata un’aggressione in violazione delle regole del diritto internazionale, della carta dell’Onu, di ogni regola di convivenza tra i Paesi».

Mattarella a chiare lettere ha detto: «anche in violazione di un Trattato che neppure 30 anni fa la Russia aveva siglato con l’Ucraina a fronte della consegna, da parte dell’Ucraina alla Russia, di circa 5000 testate nucleari che erano state sovietiche. A fronte di questo Mosca, con un Trattato, si era assunta il compito di garantire l’integrità e la sovranità territoriale dell’Ucraina. La violazione di queste regole è inammissibile altrimenti si afferma il principio che uno Stato più forte può imporre la sua volontà con le armi agli Stati vicini meno forti e meno grandi.
Questo renderebbe una barbarie i rapporti internazionali. Per questo in Europa vi è una forte difesa e un forte sostegno all’Ucraina. Perchè se riuscisse in questo caso questo sistema altre aggressioni seguirebbero e un succedersi di aggressioni porterebbe inevitabilmente a una guerra di proporzioni inimmaginabili».

Infine: «L’Europa è da tre anni che cerca di indurre la Russia a negoziare e tutti ci auguriamo che sia finalmente disponibile. Ripeto, serve una pace giusta che non crei un omaggio alla prepotenza delle armi perché altrimenti si aprirebbe una stagione pericolissima per la vita internazionale.
Una soluzione giusta che non sia fragile e transitoria. Basata sulle norme della Carta dell’Onu e che sia accettata dalle due parti».

 

 

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