“Lambrusco coltelli rose & pop corn” di Ligabue, in edicola dal 6 aprile

La seconda uscita della collana “Ora e allora” con la discografia completa di Ligabue con contenuti esclusivi ed un’intervista inedita

Con la collana “Ora e allora”, contenentente la discografia completa, si rende omaggio a Ligabue, il cantante emiliano che ha fatto del rock e di testi sentimentali la sua cifra stilistica. Il sei aprile arriva in edicola il secondo album di Ligabue “Lambrusco coltelli rose & pop corn”. A 30 anni dall’uscita dell’originale, il disco, in formato digipack, contiene un libretto arricchito da foto e un’intervista inedita in cui il Liga racconta la nascita dei dieci brani che lo compongono.

Dopo “Ligabue”, la seconda uscita della collana è dedicata al lavoro che fu premiato con 5 dischi di platino, confermando e consolidando la presenza dell’artista nella scena musicale italiana. Uscito per la prima volta nel 1991 per Warner Music Italy, “Lambrusco coltelli rose & pop corn” includeva ben sette singoli (Libera nos a malo, Lambrusco & pop corn, Sarà un bel souvenir, Salviamoci la pelle!!!!, Urlando contro il cielo, Ti chiamerò Sam (se suoni bene), Anime in plexiglass) che sono andati a comporre il mosaico dei grandi classici di Ligabue. Canzoni che raccontano di sentimenti, passioni e realtà, come suggerisce il titolo, in bilico tra l’Emilia e l’America.

“Prima di arrivare a pubblicare il mio primo disco, scrivevo, ma cercavo di portare avanti qualcosa che pensavo potesse colpire, stupire, sorprendere, però in quelle parole non c’ero io dentro. Quando ho capito che per scrivere veramente canzoni dovevo esserci io al centro, ho anche capito che bluffare non è da me, non ne sono molto capace” racconta Ligabue nell’intervista contenuta nel libretto del CD.

La terza delle 23 uscite di “Ora e allora” sarà “Sopravvissuti e sopravviventi” in edicola il 13 aprile, per finire il 31 agosto con l’album “7”. La collana raccoglie anche i live, esperienza che per pochi artisti è così tanto importante quanto per il Liga, che vede nel contatto diretto con il pubblico il senso più ampio e la celebrazione più autentica della sua carriera.

 

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