La storia di Maria Ponomarenko, giornalista arrestata per aver raccontato di Mariupol

La giornalista Ponomarenko lavora per RusNews

Maria Ponomarenko, giornalista russa è stata arrestata per aver fatto il suo lavoro. La “colpa” della Ponomarenko?

La giornalista ha raccontato dell’attacco al teatro Drama di Mariupol: pronto l’appello dedel Comitato per la Protezione dei Giornalisti per lei e la collega Krasilshchik.

Ilya Kraslishchik è invece in stato di fermo per ver parlato della strage di Bucha. Secondo quanto riporta Open, per la Ponomarenko c’è l’accusa di aver diffuso informazioni ritenute false.

Al momento si trova in custodia e dovrebbe rimanerci fino alla data della prima udienza, ovvero il 22 giugno.

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La strage di Bucha e quella di Mariupol sono state prontamente smentite della autorità russa che hanno negato lo stato delle cose.

Secondo quanto importato invece da fonti Ucraine nel teatro di Mariupol, dove c’erano più di 1000 rifugiati sarebbero state uccise oltre 300 persone.

Cosa rischia Maria Ponomarenko?

La Ponomarenko è stata accusata a seguito della nuova legge introdotta da Vladimir Putin, che ha portato alla modifica del codice penale.

È infatti vietato diffondere notizie sulla false basate su odio polito e religioso. La Ponomarenko rischia fino a 10 anni di carcere.

la giornalista si è recentemente occupata delle proteste di Novosibirsk e San Pietroburgo contro l’invasione russa dell’Ucraina per RusNews.

Oltre l’arresto alla sua abitazione è stata sottoposto a perquisizione ed è stata interrogata anche la figlia 16enne.

La collega Krasilshchik e rischia fino a 3 anni di carcere per aver «diffuso consapevolmente notizie false sull’esercito russo», ma ha lasciato la Russia a gennaio 2022.

A oggi continua a fare il suo lavoro tramite un account Instagram.

Photo Credit: Photo: Sota.Vision by CPJ (Commitee to Protect Journalists)

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