Ischia, maltrattamenti agli alunni di un istituto religioso. Quattro suore scoperte grazie al video girato di nascosto da una bambina
Tirate di capelli, schiaffi alla nuca, calci, ciabatte sulle mani, sono questi i maltrattamenti compiuti verso i bambini dell’Istituto religioso Santa Maria della Provvidenza di Casamicciola Terme, a Ischia.
Grazie alle riprese fatte di nascosto con un cellulare, una bambina è riuscita a testimoniare le malversazioni che le suore rivolgevano ai piccoli studenti. Si tratta – spiega il Corriere della Sera – nella maggior parte di “minori in attesa di affidamento o adozione, in affido a seguito di provvedimenti giudiziari ma anche ospiti esterni, a seguito di corrispettivo pagato privatamente dai genitori”.
A seguito della segnalazione, sono state inserite nell’Istituto telecamere e microfoni, che hanno verificato il comportamento violento delle suore. L’indagine è stata condotta dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone (sezione Fasce deboli) e delegata ai carabinieri della compagnia di Ischia.
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Dalle immagini, si vedrebbe una suora prima maltrattare un bimbo di quattro anni e poi reagire con uno schiaffo inferto al fratello di 8 anni arrivato in soccorso del piccolo.
Sono indagate – mentre una è stata arrestata – a vario titolo quattro suore per “maltrattamenti, lesioni e violenza privata in concorso con le aggravanti di abusare della condizione di inferiorità fisica e psichica determinata dall’età delle vittime nonché di commettere i reati all’interno di istituto di educazione e formazione”.
La suora arrestata è Marie Georgette Rahasimalala, 55 anni, nata in Madagascar; mentre è stato disposto il “divieto di dimora in Campania per l’altra suora malgascia Noeline Razanadraozy, di 52, per la filippina Alice Albaracin Curay, di 48, e per la madre superiora Angela De Bonis, di 81 anni, chiamata suor Edda”.
Riferisce sempre il Corriere della Sera, che “la notifica delle misure cautelari ha suscitato incredulità e sgomento sull’isola, dove l’istituto era considerato un modello di accoglienza e generosità”.
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