Irene Cervelli, l’altra 41enne della provincia di Lucca colpita da trombosi, è stata insultata sui social dai no-vax
Solo ieri abbiamo appreso la triste notizia della morte di Camilla, la diciottenne di Sestri Levante, che dopo quindici giorni dalla prima dose di AstraZeneca ha accusato un malore dovuto ad una trombosi, ma il suo non è l’unico caso, perché pochi giorni prima anche un’altra donna aveva accusato gli stessi sintomi. Stiamo parlando di Irene Cervelli, la 41enne di Capannori (Lucca) colpita da ictus sette giorni dopo la vaccinazione.
Il 26 maggio Irene Cervelli ha ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, aderendo ad un open day vaccinale a Lucca, ma solo dopo una settimana ha accusato il malore, che ne ha reso necessario il ricovero a Pisa. Le sue condizioni sono parse subito gravi tant’è che la donna è stata sottoposta a due interventi chirurgici: un primo, durato oltre cinque, ore per ridurre una vasta emorragia cerebrale, a cui è seguita un’altra operazione per una seconda emorragia.
Leggi anche: CAMILLA È MORTA, NON CE L’HA FATTA LA RAGAZZA COLPITA DA TROMBOSI
Oggi Irene, secondo quanto riferisce la famiglia della donna tramite il proprio avvocato, versa in condizioni stabili: “Irene versa in condizioni stabili anche se al momento alcune piccole ischemie non permettono ancora di riequilibrare i valori ematici. La prognosi rimane riservata. I medici del nosocomio di Cisanello, a cui va tutto il sincero ringraziamento della famiglia, si stanno prodigando alacremente per portare alla paziente tutte le cure necessarie. La terapia farmacologica che viene somministrata è quella indicata dalla medicina per casi analoghi. Al momento non ci sono ulteriori novità. Dobbiamo attendere i prossimi giorni e sperare che tale terapia produca gli effetti desiderati”.
La famiglia, sempre attraverso il proprio legale Giovanni Mandoli, auspica che “il Cts e la Regione Toscana rivalutino l’apertura di open day AstraZeneca per persone under 50 fintanto che non sia stata fatta piena chiarezza su quanto accaduto”.
Su Irene, che non vedeva l’ora ed era entusiasta di ricevere il vaccino, si è riversato l’odio dei no vax, che sul suo profilo Facebook le hanno rivolto insulti, del tipo “te la sei cercata“; “Ha scelto consapevolmente di giocare alla roulette russa”; “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”; Nell’era dell’informazione, l’ignoranza è una scelta e si paga a caro prezzo“; “Col cervello che si ritrova tenterebbe anche la seconda volta. Questa gente è tutta spiantata“.
A tal proposito “la famiglia si dice amareggiata per le dichiarazioni comparse sul profilo Fb di Irene da parte di alcuni ‘leoni da tastiera’, ma al tempo stesso chiede di non dare spazio a questi soggetti che spesso si nascondono dietro ad account falsi creati ad arte con il solo scopo di generare odio. Altresì ringrazia di cuore le centinaia di persone che in questi giorni di sofferenza e di speranza hanno manifestato la loro vicinanza ed il loro affetto ad Irene”.
Sempre il legale Mandoli ha smentito “che ad oggi sia stato depositato un esposto in procura dalla famiglia la quale in questo momento sta orientando tutti i suoi sforzi nell’assistere Irene in questa battaglia che quotidianamente sta combattendo. Al tempo stesso stiamo valutando tutti gli aspetti legali della vicenda e nulla sarà lasciato di intentato”.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.