Iran, un’altra studentessa è stata uccisa nelle proteste

Iran, un'altra studentessa è stata uccisa nelle proteste

Iran, un’altra studentessa è stata uccisa nelle proteste. Sarebbe stata colpita più volte alla testa con un manganello

Nasrin Ghadri è la nuova vittima della polizia iraniana. La donna, 35 anni era una dottoranda in filosofia a Teheran, come tantissime altre donne stava manifestando a Teheran al grido “Donne, vita, libertà”, quando la polizia ha deciso di utilizzare il pugno duro per opprimere la resistenza. Così Nasrin Ghadri è stata raggiunta da diversi colpi di manganello alla testa.

Nonostante sia stata soccorsa, le condizioni della donna, trasportata in ospedale, sono apparse subito critiche. Infatti, dopo essere entrata in coma, è deceduta sabato 5 novembre. Tuttavia le autorità hanno nascosto la verità e il padre della ragazza, seppellita in tutta fretta domenica 6 novembre, ha detto che la figlia sarebbe morta per malattia o una intossicazione, fornendo la stessa versione data per Mahsa Amini.

Leggi anche: RIFORMA DELLE PENSIONI, ECCO COSA PREVEDE LA “QUOTA 41”

Dall’inizio delle proteste sono stati registrati più di 250 morti, tra cui 32 bambini. Altissimo il numero della persone arrestate, sembra che superino i 12.500. Il bilancio è destinato ad aumentare, cisto che le proteste non accennano a diminuire. Per sedare le proteste la stragrande maggioranza dei 290 deputati iraniani ha chiesto di applicare la legge del taglione contro i «mohareb», ovvero i nemici di Dio, ovvero «coloro che hanno incitato le rivolte, tra cui alcuni politici».

Fonte immagine: https://twitter.com/FrancoScarsell2/status/1589344626145890304/photo/3

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto