Ilaria Salis rompe il silenzio: “In carcere ho letto l’Inferno di Dante”

Ilaria Salis

Per la prima volta dall’arresto ha parlato

Ilaria Salis, finalmente, si trova agli arresti domiciliari in un appartamento di Budapest. L’insegnante è pure candidata con Alleanza Verdi Sinistra, alle europee dell’8 e 9 giugno. La Salis ha parlato così per la prima volta dell’esperienza in carcere in un’intervista a Repubblica.

Il momento peggiore: «quello in cui ho saputo che non potevo comunicare con nessuno, neanche con la mia famiglia. Durante i primi periodi il tempo non passava mai, perché ero abituata ai ritmi di una persona libera e attiva. Sola, rinchiusa, senza contatti con l’esterno, non sapevo neppure che ore fossero, la notte era indistinguibile dal giorno. Poi, pian piano, le cose sono un po’ migliorate. Si trova il modo per sopravvivere, si riesce a gestire la monotonia di giornate tutte uguali. Però, certo, che tu sia da sola o con altre sette persone, 23 ore al giorno in cella sono alienanti».

Poi sul suo lavoro e sulle elezioni afferma: «Voglio partire dalla mia storia personale, trasformandola in qualcosa di costruttivo. Sono un’insegnante precaria e militante antifascista, mi voglio battere per il diritto all’istruzione, i diritti dei lavoratori e dei precari, per contrastare le destre radicali e ogni forma di intolleranza».
Infine la Salis, sull’essere antifascista: «Non significa soltanto contrastare la diffusione di organizzazioni fasciste, ma anche lottare contro le oppressioni, assumendosi la responsabilità storica della lotta per la libertà, nell’uguaglianza dei diritti».

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