Il virologo tedesco Mertens dice: «La pandemia è finita». Ecco perché il virologo si trova d’accordo con le dichiarazioni di Palù
In una intervista al Corriere della Sera il virologo Thomas Mertens ha parlato della minaccia di nuovi contagi e varianti dalla Cina, ma anche dell’attuale situazione pandemica.
Sulla crescente preoccupazione derivante dalla Cina, dice il virologo «Il rischio reale non è particolarmente elevato, al momento. A meno che non appaiano varianti sorprendenti», aggiungendo: «Non ritengo che il rischio sia particolarmente alto, adesso. È vero però che le mutazioni avvengono soltanto durante la replicazione del virus e sono un normale processo biologico, specialmente per quelli come il Sars-CoV-2. Più la moltiplicazione è alta, più le mutazioni accadono e alcune possono portare alle cosiddette varianti».
Sulla pericolosità delle nuove varianti Gryphon e Kraken dice: «Nessuno dei virus visti finora è in grado di minare completamente l’immunità composta da anticorpi e, in particolare, quella cellulare (compost da cellule T), molto importante. In altre parole, il virus ha già trovato una sua condizione quasi ottimale in termini di infettività. Per spiegarla in termini molto semplici, potrebbe ritenersi soddisfatto del suo stato attuale che gli permette di infettare facilmente e convivere con l’uomo. Oltretutto le possibilità che ha di cambiare ulteriormente non sono illimitate».
Leggi anche: Funerali Papa Benedetto XVI, reso noto il contenuto del Rogito
Inoltre, Mertens si dice d’accordo con il virologo Giorgio Palù, che aveva parlato della fine della pandemia: «Sì, assolutamente concordo con lui. La pandemia si riferisce a una situazione in cui un agente infettivo nuovo per l’uomo e precedentemente sconosciuto al sistema immunitario umano si diffonde indefinitamente in tutto il mondo. Endemia significa che un agente patogeno noto si mantiene presente nella popolazione e crea infezioni, ma contro il quale esiste una certa immunità di base costruita grazie alla vaccinazione e all’infezione contratta naturalmente».
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.