
La parole dell’uomo condannato per l’omicidio di Chiara Poggi
«Loro sono sempre stati discreti in questi anni. Sanno chi sono e cosa ho passato ma non vanno sull’argomento. Mi hanno fatto le congratulazioni quando è arrivata la notizia della semilibertà concessa dal Tribunale di sorveglianza, quello sì».
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Non c’è in programma l’intenzione di tornare a Garlasco: «nonostante mia madre viva ancora lì. La incontro dai parenti, l’ho fatto quando ho avuto i permessi. E poi, dico la verità, non ho nemmeno tutto questo interesse a tornarci. Un po’ per quello che è successo, un po’ perché la mia vita e i miei interessi sono ormai tra Milano e l’hinterland, dove cercherò casa quando potrò».
Dopo la semilibertà dovrebbe esserci l’affidamento in prova ma intanto Stasi pensa a cultura e sport. «Farò un salto alla pinacoteca di Brera, appena potrò. Oppure farò un giro tra i padiglioni della Fiera di Rho, quando ci sarà un evento interessante, visto che passo di lì a prendere la metro ogni mattina. E poi potrei riprendere la racchetta in mano, saranno due anni che non faccio sport».
Nessun riferimento a Chiara Poggi: «Ne parleremo un’altra volta ora devo rientrare e farmi da mangiare sul mio fornelletto».