Ignazio Moser e Pietro: zio e nipote hanno una passione in comune

Venerdì sera in famiglia tra nipoti e il Moser Trento per Ignazio Moser che con il nipote Pietro condivide una passione senza tempo

Da settimane oramai, Ignazio Moser è tornato attivamente a concentrarsi sui suoi impegni lavorativi tra nuove avventure e conferme. Sono stati giorni di shooting fotografici tra Verona e Milano, ma anche di collaborazioni con noti brand. Lo sportivo, però, riesce a ritagliarsi del tempo per gli affetti più cari ossia la sua famiglia.

Ogni volta che può, Ignazio Moser ritorna nel suo Trentino, lì dove è cresciuto, ha imparato l’arte tramandata del ciclismo e si sente libero e felice tra le cime vertiginose delle Alpi.

Nelle scorse ore, infatti, Ignazio Moser con la fidanzata Cecilia Rodriguez hanno scelto ancora una volta il Trentino per il primo weekend di settembre. Tra sapori genuini come la cucina della mamma Carla e il nuovo peloso in casa Moser, lo sportivo ha trascorso del tempo anche con i nipoti. L’occasione è stata la cena avvenuta nelle scorse ore. Non è dato sapere quale fosse  l’evento, ma Ignazio Moser con la fidanzata hanno cenato in una sala gremita di gente. Il protagonista sempre il vino Moser Trento e la voglia di trascorrere alcune ore tra sorrisi e serenità. Nelle scorse ore, lo sportivo ha condiviso con la community di Instagram un momento con il nipote Pietro. Mentre erano alla cena suindicata, lo sportivo ha chiesto al nipote Pietro per chi avrebbe tifato per i Campionati europei di ciclismo. Nella storia, Pietro sembra imbarazzato ma anche intimidito ma alla fine dice “Filippo”. Si tratta del campione Filippo Ganna che Ignazio Moser ha prontamente taggato nella storia. Zio e nipote condividono così la passione per il ciclismo e i suoi campioni, l’eredità di famiglia più grande che i due possono custodire e alimentare. Lo sportivo riesce così a far appassionare ancora di più il nipote Pietro, rendendolo partecipe delle gare e facendogli conoscere i ciclisti che cercano di portare in alto lo sport del ciclismo, come già accaduto nella tradizione Moser.