I Modà verso Sanremo 2025: dalla depressione al palco dell’Ariston

La chiamata di Carlo Conti accende una speranza nel mondo della musica italiana. I Modà tornano a Sanremo dopo il lungo periodo di depressione del loro frontman 

«La depressione è un male oscuro che non si fa vedere e vive dentro di te». Queste solo alcune delle parole di Francesco “Kekko” Silvestre, il noto frontman de I Modà che il prossimo febbraio 2025 tornano sul palco dell’Ariston festeggiando 20 anni di carriera.

Ma cos’è successo a Kekko de I Modà? Il cantante ha raccontato ai microfoni de La Repubblica di essere stato colpito da una devastante depressione poco prima dell’arrivo del Covid nel 2020.

«Il 29 aprile 2021 mi sono svegliato e non riuscivo a piegare le gambe. Pensavo fosse un’influenza ma dopo dieci giorni a letto ho temuto che potesse essere una malattia degenerativa. Mi ha visitato un neurologo e mi ha diagnosticato la depressione». Continua, Kekko, affermando di aver capito tutto dopo il periodo di Covid ma che la situazione fosse già presente da prima: «Ho capito tutto dopo. Da anni avevo attacchi di panico prima dei concerti, ma sono andato avanti negando, mostrandomi forte anche per il senso di responsabilità verso la mia famiglia e i miei genitori»,  racconta il cantante quarantaquattrenne in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, «ho accumulato troppo e il cervello alla fine mi ha bloccato il fisico. La depressione è un male oscuro che non si fa vedere e vive dentro di te».

A distanza di tempo Kekko oggi è sereno e sta meglio, sebbene non ancora del tutto guarito, ed è pronto a ritornare sulle scene proprio sul palco del Festival Di Sanremo, al via su Rai 1 il prossimo 7 febbraio, dove con i Modà festeggerà più di vent’anni di carriera del gruppo portando in gara il brano Lasciami, una canzone che, come da lui spiegato, parla di quanto le cose negative e difficili che ti accadono nella vita poi si possono trasformare in punti di forza, in rinascita: «I farmaci sono il veleno di cui parlo nella canzone. All’inizio li vedi così, pensi che quelle medicine si diano ai pazzi. Mi vergognavo, ma lentamente sono tornato a vedere i lati positivi della vita. Non sono guarito, ma il tour dell’anno scorso mi ha lasciato carico di adrenalina e mi ha fatto capire che se stai sul divano non guarisci. Questo mi ha dato il coraggio di affrontare il Festival».

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