Hillary Clinton a Venezia: “Putin è un bullo”

Intervistata da Repubblica l’ex First Lady si è raccontata

Hillary Clinton ex Fist Lady ed ex candidata alla presidenza americana è una dei tanti personaggi presenti a Venezia per la Mostra del Cinema.

Intervistata da Repubblica si è raccontata. L’ex segretario di stato è infatti nel capoluogo veneto per “Vital Voices” a favore dei diritti delle donne. A tal proposito ha parlato di come siano cambiati i diritti anche a causa di regimi duri come quelli di Mosca o di Kabul.

È una questione cruciale perché più le autocrazie crescono, più i diritti delle donne vengono penalizzati. Ci sono casi evidenti, come l’Afghanistan dei talebani, ma ci sono esempi che vengono anche da altri Paesi, come gli Stati Uniti, dove la Corte Suprema ha rovesciato una decisione vecchia di 50 anni sul diritto delle donne a gestire il proprio corpo. I diritti delle donne non sono un lusso, sono essenziali per libertà e democrazia. È importante che la consapevolezza pubblica di questa realtà aumenti, nei media e fra i leader politici”.

Inevitabile un commento da parte della Clinton sulla guerra all’Ucraina: “È frutto di un’aggressione non provocata, decisa da Vladimir Putin nel suo continuo tentativo di restaurare l’impero russo, ritenendosi il successore di Pietro il Grande. Putin deumanizza il popolo ucraino, gli nega libertà e democrazia, vuole sono annetterli, sottometterli. È un piano che deve essere rigettato. Per questo sono orgogliosa della scelta fatta assieme da Europa e Stati Uniti, attraverso la Nato, di sostenere l’Ucraina inviando armi ed anche di sostenere pesanti sacrifici aderendo alle sanzioni contro la Russia…”.

E su Putin su cui i toni non sono di certo morbidi: “È un bullo. Farà di tutto per dominarti se glielo lasci fare. È brutale, è un killer. È guidato dal desiderio narcisistico di controllare qualsiasi cosa attorno a lui. Dentro la Russia ed anche fuori, se riesce a farlo”.

Spazio anche a una domanda sulla politica italiana a cui Hillary Clinton risponde ma senza sbilanciarsi.

Non voglio fare alcun commento sulle vostre elezioni politiche. Sta agli italiani decidere per chi votare. Ma l’Italia è stata una componente essenziale dell’alleanza occidentale dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. La cultura e l’economia italiane hanno dato così tanto al mondo. E il forte sostegno dell’Italia per l’Ucraina dall’inizio di questa guerra è stato anche molto importante. Dunque, chiunque gli italiani sceglieranno come leader nelle prossime elezioni ciò che conta è assicurarsi che nessuna potenza straniera interferisca nel voto – perché sappiamo che questo è già successo – e che chiunque si candidi a guidare il Paese apprezzi libertà e democrazia. I populisti sollevano a volte questioni legittime come quella dell’immigrazione ma devono essere affrontare nel quadro di una comune condivisione dei principi di democrazia che ci accomunano”.

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