Guerra Ucraina-Russia, caduti in battaglia anche volti noti dello spettacolo

Guerra Ucraina-Russia, caduti in battaglia anche volti noti dello spettacolo

Guerra Ucraina-Russia, caduti in battaglia anche volti noti dello spettacolo e della politica. Pesanti le ripercussioni nell’economia mondiale

Sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina non sembrano esserci per ora spiragli di pace. Un’altra nottata è trascorsa sotto i bombardamenti, mentre per oggi, 7 marzo, la Russia ha promesso di osservare il Cessate il fuoco per permettere alla popolazione delle città di Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy di fuggire.

Intanto, se da un lato gli ucraini annunciano l’uccisione di 11mila soldati russi, dall’altro anche gli ucraini stanno subendo perdite. Le ultime notizie parlano della morte di un noto attore e conduttore tv ucraino Pasha Lee, che sarebbe morto nell’attacco russo a Irpin, alla periferia di Kiev. L’attore, 33 anni, si era arruolato nelle truppe ucraine il primo giorno dell’inizio dell’invasione russa.

Ucciso, dalle forze russe, anche il sindaco di Gostomel, Yuriy Prilipko, mentre era intento alla distribuzione di cibo e medicine alla popolazione.

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Si spera in una mediazione estera tra le due forze in grado di garantire il raggiungimento di un equilibrio. La Cina è disposta «a partecipare alla «mediazione internazionale» sulla crisi in Ucraina. A dirlo è stato il ministro degli Esteri Wang Yi, che ha aggiunto: “Pechino può svolgere «un ruolo costruttivo per facilitare il dialogo e per la pace, lavorando a fianco della comunità internazionale per svolgere la necessaria mediazione».

Le ripercussioni di questo conflitto non sono solo umanitarie, ma anche politiche e soprattutto economiche. La borsa asiatica chiudono in rosso la prima seduta della settimana. Mentre le materie prime come gas e petrolio subiscono un’ulteriore impennata dei prezzi.

Inoltre, le sanzioni imposte alla Russia incidono pesantemente sui prezzi dell’oro e delle materie prime. Il messaggero riporta i seguenti dati: “Il lingotto con consegna immediata dopo aver toccato i 2.000 dollari l’oncia segna 1.980 dollari l’oncia con un rialzo dello 0,5%. Il rialzo maggiore è però del Nichel che ha visto un balzo del 16%. In tensione anche l’alluminio (+2%) e il rame (+3%). Corre il palladio che sale del 5,2 percentuali attorno ai 3.137 dollari all’oncia”.

Fonte immagine: https://twitter.com/carlasignorile/status/1500709451652907009/photo/1

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