Governo, Giorgia Meloni cattura la scena e i suoi toni fanno discutere

L’offensiva della deputata di Fratelli d’Italia ha fatto discutere

A “Otto e Mezzo” il giornalista Andrea Scanzi che non usa mai mezzi termini ha spiegato, a prescindere dalle argomentazioni offerte alla Camera (ieri, 18 gennaio), che i toni del discorso pronunciato da Giorgia Meloni sono stati eccessivi: “A Giorgia Meloni chiederei di urlare di meno quando è alla Camera, si chiama Montecitorio e non il mercato del pesce”.

Osservazione che è stata fatta da molti, anche in rete, ma che non sorprende visto che è una delle matrici distintive della politica.

Un discorso della Meloni che in generale risulta essere una vera e propria offensiva, con toni sprezzati utilizzati contro il Premier Giuseppe Conte, che non viene mai nominato ma definito solo un “avvocato, d’ufficio però, perché non l’hanno scelto gli italiani“.

E ancora un “Barbapapà” che si adegua e adatta a tutti solo per rimanere dov’è senza mai chiarire in maniera esplicita la sua posizione politica.

 Intanto però ieri sera la Camera ha votato (come prevedibile) la fiducia a Conte ma oggi la vera partita si gioca al Senato.

Proprio la Meloni ha lanciato l’allarme qualora venisse a mancare la maggioranza. “Siete sicuri che il presidente della Repubblica vi consentirà di governare in assenza di una maggioranza assoluta, dopo che nel 2018 si è rifiutato di dare l’incarico al centrodestra perché non c’era la certezza sui numeri? Pensate che le regole della democrazia valgono solo per il centrodestra? Valgono per tutti“.

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