Giancarlo Commare e Ludovica Francesconi: «Abbiamo un modo simile di lavorare»
I due attori sono protagonisti di “Ancora Più Bello”
Marta e Gabriele, Ludovica e Giancarlo: sul set innamorati, fuori attori e complici. Giancarlo Commare e Ludovica Francesoni sono i protagonisti di “Ancora più bello“, capitolo secondo del film “Sul Più bello”, nelle sale dal 16 settembre.
La pellicola è una commedia romantica, ironica e con un tocco di realismo che non fa mai male e che rende il film ancora più appassionante.
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Se la Francesconi si è ritrovata a dover riprendere in mano il suo personaggio, Commare è stata una new entry.
È stato tutto naturale – spiega Giancarlo – perché loro (cast e produzione, ndr) sono stati carinissimi ad accogliermi in questo gruppo. Ovviamente, all’inizio, ci si doveva annusare un po’, però devo dire che quasi immediatamente la cosa è avvenuta e si è trasformata in una cosa super positiva. C’era tanto calore in questo gruppo, voglia di fare, di costruire insieme. Con Ludovica mi sono trovato subito benissimo, è nato subito un feeling. Noi, pian piano, che ci siamo conosciuti e pian piano che abbiamo iniziato a lavorare sulle scene abbiamo notato che c’era proprio una sintonia forte e parlavamo lo stesso linguaggio, anche in merito al lavoro. Questa sintonia, in maniera inconsapevole, l’abbiamo trasportata nelle scene che abbiamo girato. Mi auguro che si veda dal film.
Ludovica, come è stato per lei tornare nei panni di Marta?
«Avevo, inizialmente, un po’ di timore, perché Marta ha una evoluzione, cresce, diventa più matura, quindi avevo paura, soprattutto di perdere quella sua freschezza che era principale nel primo film, dove vedeva tutto con stupore, come una adolescente. Avevo paura che entrando nel mondo degli adulti, perdesse alcune componenti. Mi sono concentrata principalmente su quello, sul cercare di farla maturare senza perdere le sue caratteristiche principali. È stato stupendo, ho visto il mio personaggio crescere».
Avete qualcosa in comune o di totalmente diverso con i vostri personaggi?
G: «Sì, ci sono cose in comune e cose opposte. Per la maggior parte opposte ma sicuramente alcune fragilità e insicurezze che il personaggio di Gabriele porta in scena mi appartengono. Come lui, poi, mi piace tanto lottare e ottenere le cose che voglio».
L: «Siamo entrambe molto determinate, buffe e imbranate (ride, ndr). Forse il fatto di essere imbranata l’ho trasportato più io in Marta che viceversa. Altre cose diverse…lei è una eterna ottimista, mentre io sto imparando a esserlo».
Sono terminate le riprese del terzo film? Potete anticipare qualcosa?
G: «Sì, sono finite e sappiamo che il film è stato chiuso da poco e uscirà nel 2022. Non possiamo dire nulla! Noi ancora non l’abbiamo visto, conosciamo il finale, ma non il risultato. Ci auguriamo, facendo finta di essere un pubblico che Gabriele e Marta possano ritrovarsi».
L: «Sì, le abbiamo girate in contemporanea con il secondo capitolo. No, purtroppo no, dovrebbe uscire a febbraio 2022».
C’è un retroscena che ricordate con piacere?
«Sì, ce l’abbiamo ed è lo stesso (si guardano, ridono e rispondono all’unisono, ndr). Primo giorno di riprese iniziato, letteralmente, con il botto. Dovevamo fare una scena in cui scendevamo dalla macchina e entravamo in aeroporto. Dovevamo scendere e entrare, questa era l’azione scenica. Ludovica si gira per chiudere le portiere della macchina io (Giancarlo, ndr) vedo che c’era un blocco di cemento e le faccio cenno con il braccio per dirle di fare un giro più largo, ma lei non se ne accorge. Ludovica si ribalta e spiega: “C’è anche un video di questa cosa!”, mi sono ribaltata completamente».
Siete entrambi reduci dall’esperienza alla Mostra del Cinema di Venezia, com’è andata?
G: «È stato bello impattante. Nell’esatto momento in cui mi sono ritrovato lì, davanti anche al red carpet, l’istante prima di muovere i primi passi ho…è come se avessi vissuto gli highlights di tutta la mia vita, di tutti i momenti difficili che ho avuto. Tornando alla realtà per la prima volta, a parte il premio ricevuto, il mio premio personale è stato dirmi che me lo meritavo».
L: «Per entrambi era la prima volta a Venezia. Quando abbiamo fatto il red carpet c’è stato un piccolo momento in cui non stavo capendo quello che succedeva ed è durato più o meno durante tutto il red carpet. È stato meraviglioso, è come vivere un sogno, poi ci siamo ritrovati insieme, è stato assurdo».
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