Giacomo Bozzoli è all’estero. Gli inquirenti: la fuga “è una partita persa”

Giacomo Bozzoli in fuga dopo la condanna all'ergastolo

Giacomo Bozzoli è all’estero. Gli inquirenti: la fuga “è una partita persa”. Possibilità di farcela pari a zero

Giacomo Bozzoli si troverebbe all’estero, in fuga dopo la conferma dell’ergastolo per aver ucciso lo zio e fatto distruggere il suo corpo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Bozzoli è già all’estero, al confine con l’Italia, dove sarebbe fuggito in Maserati insieme alla compagna Antonella Colossi e al figlio di nove anni.

Sarebbero in corso tentativi di convincerlo a rientrare. «Comunque, qualunque cosa abbia architettato per avere un futuro da uomo libero io la vedo complicata», ci dice uno degli inquirenti al Corriere della Sera. «Può funzionare in un film americano ma così, con la donna e il figlio al seguito, è una partita persa. Dove vanno? Dove va il bambino a scuola? Come si nascondono? Sono segnalatissimi ovunque…».

Nessuna speranza di vera fuga per Bozzoli, «Basse tendenti a zero», dice sempre uno degli inquirenti al Corriere della Sera. Poi concludono: «Lo troveremo, pagherà il suo conto alla Giustizia». Da capire ancora quando Bozzoli sia fuggito, sembra che non lo si vedesse da una settimana circa.

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Non mancano le polemiche sulla mancata sorveglianza di Bozzoli, ma l’imputato non aveva alcun tipo di restrizioni e il procuratore generale di Brescia, Guido Rispoli, ha detto che «in un processo ad alto contenuto indiziario, come questo, ritento faccia parte della fisiologia del sistema che l’imputato sconti la pena solo dopo che la sentenza è divenuta irrevocabile. È un principio di civiltà giuridica».

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