Fringe benefit, cos’è il premio da 3 mila euro annunciato da Giorgia Meloni
Fringe benefit, cos’è il premio da 3 mila euro annunciato da Giorgia Meloni al termine dell’ultimo Consiglio dei ministri
«C’è una norma che noi interpretiamo a sostegno del pagamento dei prezzi dell’energia e cioè l’estensione dei fringe benefit che il datore può aggiungere in busta paga che è esentasse e che è una sorta di tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette. È una misura importante», sono queste le parole che Giorgia Meloni, al termine del Consiglio dei Ministri, ha pronunciato per annunciare l’introduzione dei “fringe benefit”, ovvero il premio aziendale di 3mila euro esentasse.
Ma in che cosa consiste? Lo spiega il Corriere della Sera: in pratica i datori di lavoro potranno riconoscere ai dipendenti “un premio fino a 3 mila euro per affrontare i danni dell’inflazione senza pagare tasse e imposte. Deve essere rispettato un unico requisito: concedere il beneficio ai lavoratori entro dicembre 2024, in aggiunta alla retribuzione già concordata dal contratto”.
La proposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nasce dalla legge proposta in Germania dal ministro delle Finanze, Christian Lindner. Secondo il modello tedesco non si tratta di un obbligo ma di un suggerimento alle aziende e un incentivo per i dipendenti.
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In Italia tale opzione sarebbe una novità. Attualmente questa tipologia di premi è soggetta ad una “tassazione ridotta al 10% se viene corrisposta in busta paga ed è prevista da contratti collettivi nazionali o di settore”.
Esistono delle eccezioni per non essere soggetti a tassazione e lo spiega sempre il Corriere della Sera: “il lavoratore sceglie di convertire il premio in prestazioni di welfare; l’azienda raggiunge determinati obiettivi e, quindi, opta per il welfare premiale puro, decidendo di erogare beni, opere e servizi ai dipendenti”.
La possibilità di far salire da 600 a 3 mila euro la soglia di premi esentasse per le imprese potrebbe essere già introdotta con il decreto Aiuti quater, la cui bozza è stata approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 10 novembre.
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