Francesca Fialdini svela curiosità e novità di “Da noi…A ruota libera”
In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Francesca Fialdini ha raccontato la nuova edizione di “Da noi…A ruota libera” e gli altri impegni
“Da noi…A ruota libera” ritorna su Rai Uno domenica 19 settembre alle ore 17:20. In occasione della nuova edizione, Francesca Fialdini ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair nella quale ha raccontato le novità della trasmissione tra curiosità e impegni futuri.
«Abbiamo cercato di recuperare la formula originale del programma. Il Covid-19, lo scorso anno, ha bloccato l’Italia, costringendoci a rinunciare ad un certo tipo di racconto. Quest’anno, vorremmo riscoprire lo spirito iniziale che ha mosso il format: la sua vena di happening show. Vorremmo invitare personaggi noti, che siano disposti a mettersi in gioco e ad ascoltare le storie di persone comuni. Vorremmo poter raccontare il Paese attraverso gli occhi di chi famoso non è» ha affermato la conduttrice che è stata obbligata a fermarsi per un periodo proprio perchè anche lei rimasta contagiata dal coronavirus.
Attenzione per tematiche importanti: “Parleremo della questione femminile, di amore, realizzazione professionale, trasformazione di genere, di gesti di solidarietà capaci di cambiare intere comunità. Racconteremo gli eroi del quotidiano, anche le madri, perché la maternità oggi è un grande atto di coraggio”.
Per poterlo fare, Francesca Fialdini sostiene che la domenica pomeriggio sia il momento migliore: “La domenica è un momento particolare, in cui la famiglia italiana, intesa come metafora, è riunita davanti al televisore. Mi rendo conto che, con A ruota libera, spesso raccontiamo storie forti, crude. Ma sono storie urgenti, pervase poi da un certo ottimismo. Cerchiamo sempre di focalizzare l’attenzione sull’atto di coraggio che è stato fatto per superare gli ostacoli, così che ci si possa motivare gli uni con gli altri”.
Inoltre, la conduttrice non ha dubbi sul potere educativo della televisione e ha ammesso: “Il programma di Chiara Francini su Nove, quello dedicato alle drag queen (Drag Race Italia, ndr), ne è un esempio. Servirà a farci capire quanto sia bello sentirsi liberi. La tv sta tornando ad infiammare gli animi, ed è bene che si arrivi a raccontare la realtà in maniera ludica. Il costume ha sempre anticipato le grandi rivoluzioni di un Paese”.
Spazio nell’intervista anche per gli altri impegni lavorativi. La conduttrice tornerà su Rai Tre con il programma “Fame d’amore”. In più una novità: “Con gli autori di Fame d’amore, stiamo pensando ad un format che possa raccontare le psicopatologie dei ragazzi di oggi. Finalmente, abbiamo sdoganato l’importanza della salute mentale, la terapia. Io per prima vado in terapia, e meno male che ci vado perché mi aiuta a decomprimere, a scaricare le tensioni. La chiave credo possa essere la docuserie”.
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