Espulse: un nuovo passo contro le molestie nei media italiani

Espulse: un nuovo passo contro le molestie nei media italiani

Una nuova iniziativa

Dopo la pubblicazione dell’inchiesta “Voi con queste gonnelline mi provocate”, realizzata in collaborazione con IrpiMedia, il collettivo indipendente Espulse – composto dalle giornaliste freelance Alessia Bisini, Francesca Candioli, Roberta Cavaglià e Stefania Prandi – lancia una campagna di crowdfunding per finanziare una nuova indagine sulle molestie nelle redazioni italiane. L’obiettivo è proseguire con un giornalismo d’inchiesta di qualità, diffondere il lavoro attraverso incontri pubblici e partecipare a bandi internazionali.

I dati parlano chiaro: l’85% delle giornaliste ha subito molestie sessuali almeno una volta nella carriera, il 3% è stata vittima di stupro e l’8% ha subito un tentativo di violenza sessuale (Fonte: FNSI, 2019). Su 35 quotidiani nazionali, solo due hanno una direttrice responsabile. Le esperte rappresentano in media solo il 26% degli intervistati nei media, lasciando il racconto del mondo prevalentemente agli uomini (Fonte: Global Media Monitoring Project, 2020). Nei talk show e nei dibattiti televisivi, la presenza femminile è minima e le donne spesso ricoprono ruoli marginali.

Questa esclusione sistematica ha conseguenze profonde: senza potere sulle scelte editoriali, l’agenda mediatica rimane dominata da una prospettiva maschile, che ignora o distorce temi cruciali per la società. Solo il 35% degli italiani ritiene che i media trattino adeguatamente le tematiche di genere (Fonte: Osservatorio sul giornalismo, 2020). Questo sistema non solo penalizza le professioniste, ma compromette il pluralismo e la qualità dell’informazione, in un Paese che è già sceso dal 41° al 46° posto per la libertà di stampa nel mondo (Fonte: Reporter Senza Frontiere, 2024).

Da oltre un anno, Espulse lavora per far emergere questo fenomeno e favorire il cambiamento. Dopo otto mesi di indagine, l’inchiesta “Voi con queste gonnelline mi provocate” è stata pubblicata su IrpiMedia il 16 ottobre 2024, venendo ripresa da oltre 70 testate nazionali e internazionali. Il collettivo ha diffuso un questionario anonimo per raccogliere ulteriori testimonianze da studentesse, giornaliste freelance e assunte.

L’inchiesta ha già prodotto risultati concreti. Dopo la pubblicazione, il Presidente Carlo Bartoli ha convocato i direttori dei master e chiesto ai rettori delle Università di rafforzare la vigilanza contro molestie e violenze di genere. A dicembre 2024, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha approvato un nuovo Codice etico e di comportamento per le scuole di giornalismo. È stata inoltre istituita una Commissione anti-molestie tra Fnsi, OdG, Usigrai e GiULia Giornaliste.

Attraverso il crowdfunding, Espulse potrà:

  • Finanziare una nuova inchiesta, questa volta sulle molestie nelle redazioni italiane, ampliando il team legale e coprendo le spese di trasferte e interviste.
  • Fondare un’associazione per partecipare a bandi e sviluppare progetti di inchiesta e formazione per redazioni, enti e aziende.
  • Partecipare a eventi, festival e incontri pubblici per aumentare la consapevolezza sulle molestie, trattandone gli aspetti legali, psicologici e sociali.

Perché sostenere Espulse?

  • Conosciamo il mondo dei media e i suoi problemi in prima persona e vogliamo cambiarlo.
  • Siamo freelance, come il 39% dei giornalisti in Italia, una categoria precaria: il 75% non supera i 5.000 euro l’anno di fatturato (Fonte: Osservatorio sul giornalismo, Agcom 2020).
  • Lavoriamo con un approccio femminista, garantendo privacy e anonimato alle fonti: nella prima inchiesta, abbiamo protetto 243 testimonianze.
  • Il nostro lavoro ha già avuto un impatto nel mondo dei media italiani. Ora abbiamo bisogno del tuo aiuto per fare ancora di più.

L’inchiesta “Voi con queste gonnelline mi provocate”, pubblicata il 16 ottobre 2024, ha indagato molestie e abusi di potere nei master di giornalismo riconosciuti dall’Ordine. Le giornaliste Francesca Candioli, Roberta Cavaglià e Stefania Prandi hanno raccolto 242 testimonianze di studenti e studentesse degli ultimi dieci anni. Ne è emerso che un terzo delle studentesse ha subito discriminazioni, molestie verbali e sessuali durante le lezioni e gli stage.

Ora è il momento di fare un passo in più: con il tuo sostegno, possiamo portare avanti il cambiamento.

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