Esplosione di Suviana, si cercano i dispersi. Una prima ipotesi sulle cause

Esplosione di Suviana, si cercano i dispersi. Una prima ipotesi sulle cause

Esplosione di Suviana, si cercano i dispersi. Avanzata una prima ipotesi sulle cause del disastro: potrebbe essere esploso un alternatore

Ancora drammatiche le ricerche all’interno della centrale idroelettrica di Suviana, dove martedì mattina una violenta esplosione ha causato la morte di tre operai e il ferimento di altri cinque. I soccorritori, vigili del fuoco e sommozzatori, non si sono mai fermati da ieri, lavorando anche con l’ausilio di robot per cercare i quattro dispersi tra le macerie.

Le speranze di ritrovarli vivi sono purtroppo ormai poche. Le squadre di ricerca hanno battuto palmo a palmo ogni centimetro della galleria dove è avvenuta l’esplosione, ma al momento non è stato trovato nessun segno di vita. “Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”, ha affermato Luca Cari, dirigente comunicazione dei vigili del fuoco, parlando delle operazioni di soccorso. I sommozzatori: “All’esterno la struttura è sana, ora si valuta l’interno”. Bombardieri: “In passato avevamo già segnalato problemi di sicurezza“.

Le operazioni di recupero sono sempre più complesse per la presenza di acqua nei livelli -8 e -9, rendendo pericoloso l’intervento dei sommozzatori, che devono operare ad una profondità di 40 metri sotto il livello del lago. «Per operare in sicurezza bisogna assolutamente accertare da dove entra quest’acqua — spiegava a metà giornata il portavoce dei Vigili del fuoco Luca Cari —, se dovesse arrivare da una valvola ad alta pressione una sua eventuale rottura provocherebbe un allagamento istantaneo di tutto l’impianto per diversi piani».

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La Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro e omicidio colposo a carico di ignoti. Si indaga per accertare le cause dell’esplosione e per individuare eventuali responsabilità. “È presto capire quello che è successo – ha detto ancora il dirigente della comunicazione dei Vigili del fuoco, Luca Cari -. È scoppiato il trasformatore al piano meno 8 che ha provocato il crollo parziale del solaio e un allagamento al piano meno 9. Stiamo cercando i dispersi sulla base delle indicazioni che ci vengono date. I feriti più lievi sono usciti autonomamente dalla centrale mentre altre tre persone sono state estratte dai vigili del fuoco e affidate alle cure dei sanitari. Al momento stiamo ispezionando tutti i locali anche per capire se i quattro operai dispersi si possano essere rifugiati in qualche camera di compensazione, ma è molto complesso muoverci all’interno di locali compromessi”.

“Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io sto bene, ma purtroppo è successo tutto questo”, ha raccontato un sopravvissuto, Pierfrancesco Firenze alla moglie, Emilia Ferdighini, accorsa sul luogo della tragedia. “Era fuori con altri due suoi colleghi. Hanno visto questa fiammata e poi il fumo, ha sentito uno scoppio. Era un po’ sotto shock, si conoscono un po’ tutti qua”, ha dichiarato la donna.

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