Eriksen rompe il silenzio: “Quanto affetto per chi è morto per 5 minuti”

Il calciatore ha parlato in un’intervista a mesi dal suo malore

Christian Eriksen, ormai ex calciatore dell’Inter si racconta. Lo fa a mesi di distanza dal malore in campo durante il match dell’Europeo della sua Danimarca.

Si è temuto per il peggio con l’attacco cardiaco che ha colpito il centrocampista. Oggi, Eriksen, sta bene e pensa anche a tornare in campo.

Il futuro è lontano dall’Italia, visto che per regolamento non potrà giocare con l’impianto cardiaco che gli è stato messo.

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All’emittente danese DR Sporten, ha spiegato:

È stato fantastico che molte persone hanno sentito come un desiderio di scrivermi o mandarmi fiori, questo ha avuto un impatto su molte persone, e hanno sentito il bisogno che io e la mia famiglia lo sapessimo. Questo mi ha reso molto felice. All’ospedale continuavamo a dirmi che ricevevano fiori per me, è stato strano perché non ti aspetti che la gente ti spedisca fiori perché sono morto per cinque minuti. È stato qualcosa di straordinario, ma è stato gentile da parte di tutti. È stato un aiuto per me, ricevere tutti questi auguri e la gente continua a scrivermi. Ho ringraziato le persone che ho conosciuto, i dottori, la mia famiglia e tutti i fans che mi hanno spedito migliaia di lettere, email e fiori, o chi mi ha incontrato per strada. Vi ringrazio per il supporto.
Poi le parole sul futuro: “Il mio obiettivo è giocare il Mondiale in Qatar. Voglio giocare. Questa è stata la mia mentalità da sempre. È un obiettivo, un sogno. Sono in perfetta forma. Questo era il mio obiettivo ed è ancora lontano, quindi fino ad allora giocherò a calcio e dimostrerò che sono tornato allo stesso livello”.

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