Emergenza siccità, a breve la nomina di un Commissario straordinario
Emergenza siccità, a breve la nomina di un Commissario straordinario che ricoprirà il compito fino al 31 dicembre 2024
Il governo, dopo l’ufficializzazione dello stato di emergenza a causa della forte siccità che sta mettendo in ginocchio soprattutto le Regioni del Nord Italia, si appresta anche a nominare un Commissario straordinario. Le regioni che fino ad ora hanno chiesto lo stato di emergenza sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. L’esecutivo, nella giornata di lunedì, renderà effettiva la richiesta per queste regioni, a cui potrebbero far seguito quelle di altre regioni del Centro e del Sud.
Il compito del Commissario straordinario sarà quello di portare a termine entro e non oltre il 2024, venti “interventi prioritari”. Resterà in carica fino al 31 dicembre 2024 e a sua disposizione avrà una struttura composta da 30 unità. Avrà il potere di usufruire dell’ordinanza in deroga per realizzare con maggiore velocità gli interventi, tra cui il potenziamento e l’adeguamento delle reti idriche. Un altro compito a cui sarà chiamato, è quello di verificare che le Regioni adottino le misure previste per razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi.
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Inoltre, il governo intende far fronte al problema in due modi, attraverso finanziamenti per i settori più colpiti, specialmente l’agricoltura, che “potrebbe determinare gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale”. In seguito, verranno decisi gli interventi strutturali da portare a termine.
Il fiume Po ieri, all’altezza di Boretto ( Reggio Emilia ) #drought #siccità pic.twitter.com/P1CJy5qUQm
— Kurosh1974 (@Kurosh_74) June 30, 2022
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, “le prime misure a essere approvate saranno il rilascio d’acqua dalle dighe e il collegamento temporaneo di acquedotti vicini. Le spese per le autobotti utilizzate per l’approvvigionamento saranno a carico dello Stato, e non più dei Comuni”. A coordinare gli interventi sarà Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, o una persona da lui delegata.
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