Emanuele Trevi ha vinto la 75° edizione del Premio Strega

Emanuele Trevi ha vinto la 75° edizione del Premio Strega

Emanuele Trevi, con il romanzo Due Vite edito da Neri Pozza ha vinto la 75° edizione del Premio Strega con 187 voti a favore

Emanuele Trevi, autore di “Due Vite”, edito da Neri Pozza, ha vinto la 75° edizione del Premio Strega. Ad annunciare il vincitore, votato dagli Amici della domenica, è stato Sandro Veronesi, vincitore del premio dello scorso anno: Il totale dei voti espressi, 589 (pari a circa l’89% degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza), con 187 voti. Seguono Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi) 135 voti; Edith Bruck, Il pane perduto (La Nave di Teseo), 123 voti; Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), 78 voti; Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli), 66 voti.

I favoriti della serata erano proprio Emanuele Trevi e Edith Bruck, che si è posizionata al terzo posto, superata da Donatella Di Pietrantonio, ma la Bruck si è aggiudicata già il Premio Strega Giovani 2021.

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Due vite racconta la storia di tre amici, Rocco Carbone, Pia Pera e Trevi stesso, due scrittori scomparsi troppo giovani. Il romanzo, scrive Francesco Piccolo nella presentazione della candidatura del romanzo al Premio Strega, “racconta delle sconfitte e delle euforie, dei litigi e dei gesti indimenticabili, delle notti romane; e parla del dolore di averli persi. Questo libro è il modo di tenerli vicini, anche se il tempo che passa cerca di allontanarli. Le storie, la memoria, la riflessione, le divagazioni e la distrazione – sono tutte caratteristiche della scrittura di Trevi, e della sua capacità di tirarci dentro un tempo e un luogo che non pensavamo ci riguardasse così tanto. Due vite di Emanuele Trevi è un libro capace di trasformare l’intimità e la malinconia in letteratura, rendendole universali a avvicinandole alle vite di tutti. Ed è un libro che non assomiglia a nessun altro. Per questo lo candido con entusiasmo al premio“.

Intervistato dal Corriere della Sera, Emanuele Trevi, critico letterario e scrittore, ha parlato dei personaggi del suo romanzo e di come si sono conosciuti:Quando ci siamo conosciuti eravamo tutti e tre giovani. Ci aiutavamo a vicenda, ma tra noi non mancavano le prese in giro, gli sfottimenti ironici, a volte anche feroci, soprattutto tra me e Rocco, perché entrambi eravamo piuttosto facilmente irritabili e, in certi casi, rancorosi” , mentre sul titolo del libro dice: “Le Due vite del titolo, al di là del fatto che di due vite si tratta, sono riferite a quella che si vive in terra e quella che si vive nei ricordi degli altri, di quelli che ti hanno voluto bene e che restano quando tu non ci sei più”. 

Fonte immagine: https://www.facebook.com/premiostrega/photos/pcb.10160046452578755/10160046450923755

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