Eitan, il giudice dispone la sorveglianza negli incontri con la famiglia Peleg
Eitan, il giudice dispone la sorveglianza negli incontri con la famiglia Peleg. La zia Aya ha dichiarato di non fidarsi della famiglia Peleg
La zia affidataria del piccolo Eitan, Aya Biran, ha detto chiaramente di non fidarsi della famiglia Peleg, visto quanto fatto dai nonni. In particolare il nonno è indagato in Italia per sequestro di persona, essendo l’autore materiale del rapimento del bambino. Dopo la decisione del tribunale di Tel Aviv sul rientro immediato di Eitan in Italia, si attende un nuovo accordo tra le parti, al fine di garantire il contatto del bambino con i famigliari materni. Tuttavia, visti i precedenti, gli incontri dovranno essere sorvegliati.
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Il giudice, infatti, ha disposto la stipula di «un nuovo accordo che preveda la sorveglianza di terza parte per le visite di Eitan alla famiglia Peleg». Secondo i legali della zia affidatarie, Aya «si sta attenendo alle indicazioni dell’autorità giudiziaria israeliana, che ritiene evidentemente necessaria una supervisione di terzi nel caso di contatti tra Eitan e la famiglia Peleg».
Eitan, il giudice impone le visite al nonno con l’assistente socialehttps://t.co/k2Qmp465Af pic.twitter.com/6KA9KNVNX0
— StraNotizie.it (@StraNotizie) October 27, 2021
Attualmente il bambino si trova con la zia Aya e ancora non è stata resa nota la data del rientro in Italia del bambino. Intanto, i Peleg non si arrendono alla sentenza e hanno deciso di ricorrere in appello, convinti che il bimbo debba crescere in Israele con la sua famiglia di origine.
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