Ecco cosa sappiamo della nuova variante indiana del Covid-19. Caratteristica principale l’alta trasmissibilità
Il virus del Covid-19 continua a variare. Ora a diffondersi con una velocità fuori dal comune è la cosiddetta variante indiana, nome scientifico BA.2.75. Si tratta di una sottovariante di Omicron, rilevata il 2 giungo scorso e si è subito diffusa in Germania e Canada e Nuova Zelanda. La sua caratteristica principale sarebbe l’alta trasmissibilità, ma p presto per fare altre valutazioni.
Attualmente non esistono ancora studi scientifici sulle sue caratteristiche, ma sappiamo che si tratta di una una mutazione di seconda generazione, ovvero derivata dalla Omicron BA.2. In Italia non ancora è stata sequenziata.
Il genetista Zollo ha dichiarato all’Ansa: “È presto per poter dire oggi che la variante diventerà predominante: occorrono dati che oggi non abbiamo, né possiamo immaginare”. Poi aggiunge “era sicuro che nuove varianti sarebbero arrivate e che potranno arrivarne altre, non essendoci più alcuna restrizione”.
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Vista la comparsa di nuove varianti, per Zollo “è sicuramente fondamentale continuare a utilizzare la mascherina. Il problema è pensare che il Covid non esista più”.
La sottovariante BA.2.75 ha già subito due mutazioni: BA.2.74 e BA.2.76, identificate in India. Le tre varianti sono le responsabili della risalita della curva dei contagi con una rapidità superiore al 18% rispetto a quella delle varianti già note.
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